Marker Tumorali | biomarker o indicatori tumorali

MARKER TUMORALI

I marcatori tumorali - noti anche con il nome di biomarker o indicatori tumorali - sono delle molecole rilevabili nel circolo sanguigno che possono indicare la presenza di un tumore. I marcatori tumorali possono essere impiegati nella diagnosi di alcuni tipi di cancro, nella valutazione diagnostica, ma soprattutto nel monitoraggio della risposta ai trattamenti farmacologici.

Per il corretto svolgimento di tutte queste attività regolatrici, la tiroide produce e rilascia nel sangue tre ormoni (la cui produzione è anche correlata all'ormone ipotalamico TRH e all'ormone ipofisario TSH) rappresentati dalla triiodotironina (T3), dalla tiroxina (T4) e dalla calcitonina. Il processo di regolazione nella produzione e nel rilascio nel torrente sanguigno di tali ormoni sono alla base del corretto funzionamento tiroideo, eventuali alterazioni nelle concentrazioni sieriche ormonali possono correlarsi a varie patologie.

I markers tumorali solitamente indagati sono:

  • FT3 (antigene prostatico specifico) è prodotto dalla ghiandola prostatica, la sua concentrazione può aumentare in uomini con carcinoma della prostata, ma anche in caso di iperplasia prostatica benigna, infezione o infiammazione della ghiandola prostatica.
  • CA 125 (Cancer Antigen 125) rappresenta un marker di carcinoma ovarico.
  • Ca 15-3 (Cancer Antigen 15-3) rappresenta un marker di carcinoma mammario.
  • Ca 19.9 (Cancer Antigen 19.9) è una glicoproteina utilizzata come marcatore tumorale per i tumori al pancreas e ai dotti biliari.
  • CEA (antigene carcino-embrionario) è il marcatore specifico del tumore maligno al colon-retto. Viene utilizzato soprattutto per individuare in modo precoce eventuali recidive (ovvero parti della neoplasia che si sono ripresentate dopo una prima cura o un intervento chirurgico) e la presenza di metastasi.
  • AFP (Alfafetoproteina ) normalmente prodotta dal feto, può suggerire la presenza di un tumore primitivo del fegato o di un tumore delle cellule germinali quando si trova ad alta concentrazione in uomini adulti e donne non in gravidanza.