Elenco Analisi Cliniche

Elenco analitico delle analisi cliniche eseguite da Alma Center





ELENCO ESAMI - # -

Quest’esame è utile per il dosaggio degli idrocarburi policiclici aromatici presenti in diversi processi industriali. Lo stress ossidativo e il danno cromosomico, indotto dall’esposizione agli idrocarburi policiclici aromatici (immessi in atmosfera durante il processo lavorativo) viene valutato attraverso l’1-idrossipirene, con l’esame delle urine.
Per l’esame è necessario presentare un CAMPIONE DI URINE e NON è PREVISTA ALCUNA PREPARAZIONE.
L’Oxcarbazepina è un farmaco antiepilettico con pochi effetti collaterali e ben assorbito a livello gastro-intestinale. Allo scopo di valutare l’efficacia e la tollerabilità del farmaco si effettua il monitoraggio dei parametri ematologici attraverso un prelievo di sangue.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Il 17 idrossiprogesterone (17-OHP) è un test neonatale utile per rilevare iperplasia congenita surrenale (SAG) una serie di disordini causati da mutazioni geniche specifiche frequentemente associato a carenza dell’enzima cortisolo.
Ciò può determinare un eccesso di sintesi di ormoni sessuali e, di conseguenza, la comparsa di segni di iperandrogenismo (virilizzazione) che, nei neonati di sesso femminile possono manifestarsi già alla nascita con ambiguità genitali mentre nei maschi può manifestarsi clinicamente solo nei primi anni di vita attraverso un aumento patologico della velocità di crescita. La misura del 17 OHP nel sangue può essere utilizzata per aiutare nella diagnosi di SAG negli adolescenti e negli adulti che possono avere una forma più lieve o ad inizio tardivo.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’estradiolo è il principale ormone estrogeno prodotto dalle ovaie durante il ciclo ed è sintetizzato principalmente dall’ovaio e dal testicolo ed in minima parte dal surrene. La valutazione dei livelli plasmatici di questo ormone rappresenta un indice di funzionalità ovarica e dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi.
Il test si esegue in presenza di sintomi che suggeriscano un tumore carcinoide del tratto gastrointestinale che può secernere serotonina in quantità sufficiente da provocare i sintomi della cosiddetta sindrome carcinoide: vampate, crampi addominali, diarrea, aumento della frequenza cardiaca, respiro ansimante.
L’acido 5-idrossiindolacetico, derivato della serotonina, viene eliminato attraverso le urine. Maggiori livelli di acido 5-idrossiindolacetico nelle urine possono indicare la presenza del tumore.
Per l’esame è necessario effettuare una RACCOLTA DI URINE NELLE 24 ORE DA CONSERVARE IN LUOGO FRESCO. NON è PREVISTA ALCUNA PARTICOLARE PREPARAZIONE.




ELENCO ESAMI - A -

Il test viene eseguito per monitorare il diabete del paziente e come supporto per le decisioni terapeutiche.
L’emoglobina glicata rappresenta circa il 2% dell’emoglobina presente nei globuli rossi e i pazienti diabetici con concentrazioni elevate di glucosio hanno livelli di glicata da 2 a 3 volte superiori rispetto ad un soggetto normoglicemico.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è indicato in caso di sospetto Morbo di Addison, una rara patologia cronica dovuta ad un deficit di ormoni corticosurrenali.
Si tratta di una malattia autoimmune evidenziabile clinicamente attraverso la rilevazione di presenza di anticorpi anti-surrene. La presenza di questi anticorpi si riscontra anche nelle sindromi autoimmuni plurighiandolari (pancreas, tiroide, ovaio).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’acetone è una molecola normalmente presente nel nostro organismo in piccole quantità. L’acetonemia non è generalmente considerata una malattia, ma una sintomatologia che accompagna alcune patologie. È un disordine metabolico che si verifica quando l’organismo, per far fronte ai propri bisogni energetici, una volta esauriti gli zuccheri inizia a bruciare i grassi.
L’acetone è volatile e può pertanto essere eliminato attraverso la respirazione, conferendo all’alito un caratteristico odore di frutta matura, tipico dei bambini affetti dal cosiddetto “acetone” in seguito a febbre elevata (e quindi con metabolismo accelerato) aggravata da un’insufficiente alimentazione (quindi in carenza di carboidrati).Infatti, l’acetone dei bambini si corregge semplicemente dando loro acqua e zucchero.
Nell’adulto la comparsa di acetonemia richiede sempre l’accertamento di causa, perché può essere conseguente al diabete o a malattie dell’apparato nervoso, o può presentarsi nel digiuno (specie se carboidratico) protratto. L’acetone è impiegato ampiamente, quale solvente, nelle lavorazioni industriali e, se assorbito in dosi elevate, può provocare cefalea, vertigini, sonnolenza, epigastralgie, vomito, rinofaringite e congiuntivite. In caso di intossicazione da isopropanolo, l’acetone, suo principale metabolita, aumenta.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE. In ALTERNATIVA è possibile effettuare l’esame esibendo UN CAMPIONE DI URINE.
Gli acidi biliari sono un prodotto derivato dalla demolizione delle molecole di colesterolo ad opera del fegato e sono utili al metabolismo dei grassi alimentari.
In un organismo sano gli acidi biliari vengono riassorbiti dal fegato e dall’intestino, o eliminati attraverso le feci, ma qualche volta non riescono ad essere correttamente smaltiti dal corpo e la loro concentrazione ematica aumenta.
Tra le cause principali del fenomeno ci possono essere livelli elevati causati da malattie al fegato come cirrosi epatica, tumori, epatite A, B e C o infettive come la mononucleosi, malattia di Wilson, calcoli biliari. I livelli possono aumentare anche per l’assunzione di farmaci che impediscano o rallentino la funzionalità epatica o in seguito a gravidanza, a causa dell’azione degli ormoni estrogeni.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Le porfirie sono un gruppo di malattie rare, per la maggior parte ereditarie, dovute a un’alterazione dell’attività di uno degli enzimi che sintetizzano la macromolecola Eme nel sangue.
E’ opportuno procedere all’esecuzione del test quando un paziente manifesta sintomi correlabili ad una porfiria acuta neurologica/psichiatrica (dolori addominali, formicolio alle mani o ai piedi, e/o confusioni o allucinazioni) o correlabili ad una porfiria cutanea (arrossamento, comparsa di vescicole o screpolature sulla pelle esposta al sole).
Il test è utile in caso di sospetto avvelenamento da piombo perché l’enzima è fortemente inibito dalla presenza di piombo nel sangue, provocando di conseguenza un accumulo di acido delta aminolevulinico nell’organismo che viene successivamente escreto nelle urine.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE. In ALTERNATIVA è possibile effettuare l’esame esibendo UN CAMPIONE DI URINE.
L’acido folico o folato è la vitamina B9. Non viene prodotto dall’organismo ma deve essere assunto con il cibo e dalla flora batterica intestinale; il fabbisogno quotidiano in condizioni normali è di circa 0,2 mg. Si trova in abbondanza in alcuni alimenti come le verdure a foglia verde (spinaci, broccoli, asparagi, lattuga), le arance (e il succo di arancia dal concentrato), i legumi, i cereali, frutta come limoni, kiwi e fragole, e nel fegato.
Il processo di cottura però distrugge la grande maggioranza di folato presente nei cibi. L’acido folico è essenziale nella prevenzione delle malformazioni neonatali, particolarmente di quelle a carico del tubo neurale, che si possono originare nelle prime fasi dello sviluppo embrionale.
Durante la gravidanza, quindi, il fabbisogno di folato si raddoppia perché il feto utilizza le riserve materne. Le carenze di acido folico possono essere dovute o ad aumentato fabbisogno (gravidanza, allattamento, crescita, tumori, infezioni) o a ridotto apporto nutritivo (malnutrizione, alcolismo) oppure a malassorbimento (celiachia, sprue, malattia infiammatoria intestinale, resezioni intestinali).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’acido formico è uno dei metaboliti del metanolo e della formaldeide. La formaldeide è un inquinante che si trova praticamente ovunque, anche nelle città e lungo le strade a causa del traffico.
In campo industriale, la formaldeide trova larghissimo impiego nella fabbricazione di resine sintetiche, colle, solventi, vernici, conservanti, disinfettanti e deodoranti, detergenti e saponi, cosmetici e tessuti.
Il metanolo è una sostanza solubile in acqua e in vari solventi organici che viene rapidamente assorbita dall’organismo per inalazione, ingestione e per contatto cutaneo.
La tossicità acuta di questi agenti deriva principalmente dalla produzione di acido formico, il cui accumulo determina acidosi metabolica e danni al nervo ottico.
Per l’esame è necessario esibire un CAMPIONE DI URINE.
L’acido lattico, o lattato, è un composto tossico per le cellule, il cui accumulo nel torrente ematico si correla alla comparsa della cosiddetta fatica muscolare.
Si misura per la rilevazione di ipossia (deficienza di ossigeno) e altre malattie che causano o l’ eccessiva sintesi o l’ insufficiente eliminazione di lattato.
I sintomi possono essere respirazione accelerata, nausea e sudorazione che indicano carenza di ossigeno o sbilanciamento acido- base e che possono indicare una malattia ereditaria metabolica o mitocondriale.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Si raccomanda inoltre di evitare esercizi fisici prolungati nelle ore precedenti la raccolta del campione.
L’etilbenzene viene impiegato nell’industria petrolchimica come intermedio di reazione per l’ottenimento di stirene, che a sua volta è utilizzato per produrre polistirene e ABS (che sono materie plastiche).
Lo stirene è un idrocarburo aromatico ampiamente utilizzato in numerosi processi di sintesi chimica oltre che come solvente. L’intossicazione da stirene provoca effetti irritativi sulla cute e le mucose; a più elevate concentrazioni svolge un’azione tossica sul sistema nervoso centrale.
L’intossicazione da stirene provoca effetti irritativi sulla cute e le mucose; a più elevate concentrazioni svolge un’azione tossica sul sistema nervoso centrale.
Per l’esame è richiesta la raccolta di un CAMPIONE DI URINE.
L’acido ossalico è un fattore presente in numerosi alimenti, fra cui spinaci, rabarbaro, cereali integrali e cavoli. Una volta ingerito si combina con diversi minerali (ferro, magnesio e soprattutto il calcio) formando dei sali, detti ossalati, che ne impediscono l’assorbimento.
Per questa loro capacità di ridurre i minerali a disposizione dell’organismo, gli ossalati favoriscono l’instaurarsi di stati da carenza (osteoporosi, anemie ecc.).
Combinandosi col calcio, l’acido ossalico dà origine all’ossalato di calcio, un sale insolubile che tende a precipitare sotto forma di cristalli e ad accumularsi nelle vie urinarie (calcoli renali).
Quando queste formazioni dure e cristalline raggiungono dimensioni significative, insorgono disturbi come irritazione alle vie urinarie, ematuria (presenza di sangue nelle urine) e danni renali.
Sono a rischio anche i lavoratori esposti a sostanze che lo contengono (detergenti, sbiancanti) e può ritrovarsi come metabolita dopo esposizione a glicole etilenico (antigelo).
L’acido ossalico viene eliminato per via renale e tende facilmente a precipitare dando luogo, se in eccesso, a depositi di ossalato di calcio con nefropatia tubulo-interstiziale, nefroalcinosi, calcolosi renale.
Per l’esame è richiesta la RACCOLTA DI URINE NELLE 24 ORE.
Gli idrocarburi clorurati (cloroformio, cloro benzeni), sono composti di sintesi derivanti da idrocarburi con l’aggiunta di un alogeno quale il cloro (Cl). L’esposizione può provocare effetti sia acuti che cronici sulla salute.Dall’irritazione agli occhi, naso e gola, al mal di testa fino a danni ai reni, fegato ed al sistema nervoso.
Per l’esame è richiesta la raccolta di un CAMPIONE DI URINE.
L’esame serve a rilevare livelli elevati di acido urico nel sangue (correlabili a gotta) o per il monitoraggio dei suoi livelli ematici quando si è sottoposti a trattamenti chemioterapici o radioterapici. Livelli elevati di acido urico nelle urine possono essere indicativi di calcoli renali presenti o di rischio di formazione degli stessi.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’Acido Valproico (VPA) è un anticonvulsivante efficace nella cura dell’epilessia per il contenimento delle crisi di assenza, nelle crisi tonico-cloniche. Viene impiegato in alcuni disturbi dell’umore (mania, disturbo bipolare) e nella profilassi dell’emicrania. L’esame viene eseguito al fine di monitorare l’andamento terapeutico nel paziente.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
E’ inoltre opportuno, al fine di rendere i controlli periodici comparabili tra loro, sottoporsi al prelievo ematico sempre alla stessa distanza di ore dall’assunzione del farmaco.
Qualora il medico lo ritenga opportuno, è possibile eseguire il dosaggio anche su un CAMPIONE DI URINE RACCOLTE NELLE 24 ORE.
L’esame viene tendenzialmente eseguito per la diagnosi di una particolare patologia nota come Sindrome da Anticorpi Antifosfolipidi (APS).
La APS è una malattia autoimmune legata ad un errore del sistema immunitario che aggredisce componenti del proprio organismo, incluse proteine legate a fosfolipidi causando possibili trombosi venose e/o arteriose ricorrenti, poliabortività e presenza nel siero di anticorpi antifosfolipidi.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
La fosfatasi acida è un enzima dosabile nel sangue, capace di scindere le strutture di alcune molecole presenti nell’organismo.
Viene prodotta dalla prostata, dal midollo osseo, dal fegato, dalla milza, dai globuli rossi e dalle piastrine. Il dosaggio della frazione prostatica serve in modo particolare per confermare o meno il sospetto di cancro della prostata.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE
L’ormone adrenocorticotropo (ACTH) è un ormone polipeptidico prodotto nella ghiandola pituitaria e necessario per stimolare la produzione di steroidi da parte della corteccia surrenalica.
Alterazioni dei valori di tale ormone possono condurre alla diagnosi di varie patologie quali Malattia di Cushing, Sindrome di Cushing, malattia di Addison, insufficienza surrenalica secondaria, ipopituitarismo.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per identificare eventuali infezioni da adenovirus, solitamente associate ad infezioni delle vie respiratorie.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per la diagnosi del diabete inspido (non-insulino resistente) che colpisce soprattutto le persone anziane e in cui viene prodotta insulina in quantità non sufficienti oppure l’organismo non è in grado di utilizzare appieno l’insulina prodotta.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
La concentrazione di AFP nel siero dell’individuo adulto mantiene valori inferiori a 5 ng/mL eccetto durante la gravidanza e in caso di patologie del fegato (epatite, cirrosi, carcinoma epatocellulare primario) e di alcuni tipi di tumori delle cellule germinative.
Al di fuori del periodo gestazionale, il dosaggio ematico di alfafetoproteina viene effettuato per valutare l’evoluzione di alcuni tumori. Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
La concentrazione di AFP nel siero dell’individuo adulto mantiene valori inferiori a 5 ng/mL eccetto durante la gravidanza e in caso di patologie del fegato (epatite, cirrosi, carcinoma epatocellulare primario) e di alcuni tipi di tumori delle cellule germinative.
Al di fuori del periodo gestazionale, il dosaggio ematico di alfafetoproteina viene effettuato per valutare l’evoluzione di alcuni tumori. Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’Alanina Aminotransferasi è un enzima presente in molti tessuti, in modo particolare nel fegato. Il dosaggio dell’enzima nel sangue è quindi un esame molto utile per valutare la funzionalità epatica ed eventuali alterazioni patologiche e in caso di sospetto infarto miocardico.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Il dosaggio dei valori di Albumina si rende necessario per la valutazione funzionalità renale e l’identificazione di eventuali alterazioni e patologie. Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
In alternativa è possibile eseguire tale dosaggio in una CAMPIONE DI URINE RACCOLTE NELL 24 ORE.
L’alcool butilico o butanolo si usa come solvente di vernici e nell’industria. Nonostante la metabolizzazione che consegue al suo assorbimento, una quota dell’alcool resta stabile e può essere rilevata nel sangue e nelle urine. Il dosaggio di alcool butilico consente di determinare se il soggetto è stato esposto al prodotto.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELEVO DI SANGUE o esibire UN CAMPIONE DI URINE. NON E’ RICHIESTO DIGIUNO.
L’esame viene effettuato per evidenziare l’esposizione ad alcool etilico, prodotto normalmente presente in concentrazioni variabili nel sangue e nelle urine poiché contenuto in vino, birra e liquori.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELEVO DI SANGUE o esibire UN CAMPIONE DI URINE. NON E’ RICHIESTO DIGIUNO.
L’esame viene effettuato per evidenziare l’esposizione ad alcool isobutilico, prodotto utilizzato come solvente di vernici, nella formulazione di prodotti chimici, e in svariati processi industriali e la cui esposizione può causare reazioni cutanee e irritazione delle vie respiratorie.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELEVO DI SANGUE o esibire UN CAMPIONE DI URINE. NON E’ RICHIESTO DIGIUNO.
L’esame viene effettuato per evidenziare l’esposizione ad alcool isopropilico, prodotto utilizzato nell’industria delle vernici come solvente e come diluente e nelle industrie farmaceutiche e chimiche per processi di sintesi. L’esposizione a tale prodotto può causare irritazione agli occhi e alterazioni del sistema nervoso centrale.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELEVO DI SANGUE o esibire UN CAMPIONE DI URINE. NON E’ RICHIESTO DIGIUNO.
L’esame viene effettuato per evidenziare l’esposizione professionale ad alcool metilico, prodotto ampiamente utilizzato in ambito industriale: nell’industria di vernici come solvente e diluente, nell’industria farmaceutica e nell’industria chimica nei processi di sintesi. L’intossicazione da metanolo determina acidosi, danni oculari e neurologici. L’intossicazione acuta non trattata può risultare mortale.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELEVO DI SANGUE o esibire UN CAMPIONE DI URINE. NON E’ RICHIESTO DIGIUNO.
L’aldolasi è un enzima coinvolto nel processo di glicolisi. Innalzamenti dei suoi livelli nel sangue segnalano la probabile presenza di un danno cellulare (citolisi) epatico o muscolare e diversi altri tipi di situazioni patologiche.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’aldosterone è un ormone steroideo prodotto dalle ghiandole surrenali e necessario a regolare i livelli di sodio, di potassio ed il volume dei liquidi extracellulari.
Un’eccessiva produzione di aldosterone causa l’ipertensione, dal momento che il rene trattiene notevoli quantità di sodio con conseguente aumento dei liquidi circolanti.
Eccessivi livelli di aldosterone si accompagnano anche ad ipopotassemia, con conseguente comparsa di gradi crescenti di debolezza muscolare fino alla paralisi e sofferenze cardiache. Il dosaggio di Aldosternone nel sangue è utile per segnalare diverse condizioni patologiche quali ad esempio Iperaldosteronismo primario (sindrome di Conn), ipertensione arteriosa, insufficienza surrenalica (morbo di Addison).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Il deficit Alfa1- Antripsina è una condizione genetica per cui una proteina importante per la protezione dei polmoni, l’Alfa1-Antitripsina appunto, è insufficiente o alterata. La carenza congenita di Alfa1- Antitripsina si manifesta con una diagnosi di enfisema, ittero, malattia epatica in infanzia ed in età adulta.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’alfa-1-glicoproteina acida è una mucoproteina prodotta nel fegato che aumenta nelle infiammazioni acute. Il suo dosaggio consente di identificare sospette reazioni acute (flogosi) dell’organismo in risposta a stimoli dannosi che possono essere irritativi, allergici o infettivi.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
La Fosfatasi Alcalina è un enzima extracellulare particolarmente presente nel fegato, osso, intestino, endometrio e placenta, la cui concentrazione ematica aumenta nelle situazioni di alterato catabolismo osseo (crescita ossea, iperparatiroidismo, morbo di Paget, osteosarcoma) o di malattie ostruttive biliari.
Aumenta anche nel terzo trimestre di gravidanza e nella menopausa. Il dosaggio della Fosfatasi alcalina è utile per la valutazione del metabolismo osseo.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Tale esame è suggerito come approfondimento qualora da precedenti prelievi si riscontri un evidente incremento ed alterazione dei valori di di fosfatasi alcalina sierica.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Il dosaggio dell’ALT è utile per valutare la funzionalità epatica. L’ ALT viene di solito richiesta come parte di una serie di esami facenti parte del pannello epatico utile nello screening e nella diagnosi di epatopatie e come monitoraggio della terapia in persone con patologie epatiche. L’AST e l’ALT sono considerati i due test più importanti per la determinazione di danno epatico, anche se l’ALT è più specifica per il fegato, rispetto all’AST.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Gli Anticorpi Anti Mitocondrio (AMA) sono un test utile per la diagnosi di diverse patologie autoimmuni, cirrosi biliare primaria, epatite cronica attiva, lupus eritematoso, anemia perniciosa, artrite reumatoide, morbo di Addison.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame viene richiesto allo scopo di valutare la funzionalità ovarica e la fertilità nella donna, nella diagnosi della sindrome da ovaio policistico (PCOS) o di menopausa precoce o per determinare l’efficacia del trattamento per il cancro ovarico.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’amilasi è un enzima che idrolizza l’amido ingerito. L’amilasi sierica ed urinaria aumenta principalmente in seguito a pancreatite acuta e ad affezioni delle ghiandole salivari (parotite, litiasi).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE o in alternativa è possibile esibire un CAMPIONE di URINE DELLE 24 ORE.
Il dosaggio di Ammonio è indicato per l’identificazione di diverse patologie quali insufficienza epatica di grado severo, encefalopatia epatica, sindrome di Reye e per il monitoraggio della terapia con acido Valproico.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE
Le malattie autoimmuni sistemiche sono patologie legate ad una imperfetta regolazione dei meccanismi di controllo della tolleranza immunitaria e caratterizzate dalla produzione di anticorpi diretti contro tessuti che non sono più riconosciuti come propri. Gli ANA sono autoanticorpi diretti contro i costituenti del nucleo cellulare. La determinazione di Anticorpi Anti-nucleo consente di diagnosticare malattie autoimmuni sistemiche.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE
Gli anticorpi ANCA sono markers utilizzati come supporto nella diagnosi, e talvolta nel monitoraggio, di certe forme di malattie autoimmuni come le vasculiti sistemiche (infiammazione dei vasi); nella distinzione tra Morbo di Crohn e coliti ulcerose, le due più comuni forme di malattie infiammatorie intestinali in aggiunta ad altri esami.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
La misurazione dell’androstenedione sierico serve a testare la produzione di androgeni e le funzionalità testicolare e ovarica. Il test serve a valutare la funzionalità delle ghiandole surrenali, per rilevare la presenza di tumori alle ghiandole surrenali, per determinare la causa di virilizzazione (comparsa di caratteri secondari maschili) nelle femmine e di pubertà precoce nei bambini maschi.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Gli anticorpi antitransglutaminasi sono immunoglobuline di tipo IgA/IgG e rappresentano, assieme agli anticorpi antiendomisio, il marker sierologico più specifico nella diagnostica della celiachia.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame viene effettuato per diagnosticare e monitorare malattie tiroidee autoimmuni (tiroidite di Hashimoto, mixedema idiopatico, malattia di Graves-Basedow).
L’esame è indicato nel caso di aumentate dimensioni della tiroide (gozzo) e/o se altri esami della funzionalità tiroidea, quali T3, T4 e TSH, sono indicativi di disfunzione tiroidea.
Si associa all’esame della tireoglobulina per il monitoraggio della patologia e si esegue regolarmente in caso di patologia tiroidea autoimmune nota.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Gli anticorpi circolanti di tipo lupico (LAC) sono un gruppo di anticorpi che provocano un allungamento del tempo di coagulazione dipendente dai fosfolipidi.
L’esame è indicato in caso di tromboembolismo venoso o arterioso e di aborti spontanei ricorrenti in particolar modo al secondo e terzo trimestre. Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Gli antigeni nucleari estraibili (ENA), sono componenti del nucleo cellulare che possono essere legati da anticorpi e causare una risposta immunitaria. Qualora essi vengano riconosciuti e legati da specifici autoanticorpi possono causare patologie autoimmuni. Il dosaggio degli ENA consente di determinare e diagnosticare particolari patologie quali i il lupus eritematoso sistemico, l’artrite reumatoide e la sclerodermia.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile principalmente per la diagnosi dell’epatite autoimmune di tipo 1 ma può permettere di diagnosticare la cirrosi biliare primitiva, cirrosi alcolica, epatite virale, altre patologie autoimmuni.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è indicato per portare alla diagnosi della Sindrome da Anticorpi Antifosfolipidi (APS), una malattia autoimmune legata ad un errore del sistema immunitario che causa aggressione di componenti del proprio organismo. Gli anticorpi anti-fosfolipidi interferiscono con i processi di coagulazione del sangue causando il rischio di sviluppare trombosi.
La β2 glicoproteina I è un cofattore proteico che si lega ai fosfolipidi di membrana e pare essere il principale determinante antigenico per gli anticorpi antifosfolipidi.
Gli anticorpi anti-β2 glicoproteina hanno quindi una maggiore specificità rispetto ad altri anticorpi nella diagnostica dell’APS. Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per garantire la diagnosi differenziale di Borreliosi di Lyme, un’infezione che può colpire diversi organi, come la pelle, il sistema nervoso, le articolazioni maggiori e il sistema cardiovascolare. Sebbene i batteri agenti della malattia di Lyme inducano una vigorosa risposta immunitaria, le spirochete sopravvivono e persistono nel sistema circolatorio dei soggetti infettati.
La Borreliosi di Lyme ha generalmente un decorso clinico definito da una successione di stadi che vanno dalla lesione della pelle a livello del morso della zecca a infezioni disseminate anche neurologiche e ad artrite che si possono osservare anche anni dopo l’infezione.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Il test misura la presenza di Anticorpi Anti-Mucosa Gastrica (APCA – Anticorpi verso le cellule parietarie) contro le cellule parietali dello stomaco.
Tale indice è indicativo di condizioni patologiche quali anemia perniciosa, gastrite cronica, ulcera o carcinoma gastrico o, in alcuni casi, patologie a genesi autoimmune (tiroiditi autoimmuni, diabete mellito, Addison, LES).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Il dosaggio degli anticorpi anti-CCP (anti-citrullina), consente di diagnosticare, anche in fasi iniziali, l’artrite reumatoide in maniera altamente specifica.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Gli anticorpi anti GAD sono anticorpi che si riscontrano precocemente nei pazienti con diabete insulino-dipendente (tipo I). Il test, dopo la diagnosi di diabete, serve a distinguere il diabete di tipo I autoimmune, dal diabete di tipo II.
È indicato quando il paziente diabetico, in trattamento con la dieta o con i farmaci, ha grandi difficoltà a mantenere una concentrazione ematica di zuccheri (glucosio) normale o vicina alla normalità, e si ha il sospetto che sia affetto da diabete di tipo I invece che da diabete di tipo II.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Il test consente di diagnosticare il Lupus Eritematoso Sistemico (LES) e diverse altre patologie autoimmuni. E’ utile eseguire l’indagine quando il paziente è risultato positivo al test degli anticorpi anti-ANA, quando manifesta sintomi che possono essere ricondotti al lupus (affaticamento e debolezza, dolori tipici dell’artrite in una o più articolazioni, rash cutaneo di colore rosso a forma di farfalla su naso e guance, pelle ipersensibile alla luce).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Il test consente di verificare la presenza di anticorpi anti-insulina che possono facilmente formarsi nei pazienti diabetici trattati con insulina (esogena). In caso di presenza di tali anticorpi diviene difficile effettuare un dosaggio dell’insulina per il paziente per cui, per valutare la funzionalità residua delle cellule Beta, si ricorre al dosaggio del peptide C.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Il Clostridium tetani, agente etiologico del tetano, è un batterio normalmente presente nell’intestino degli animali (specialmente equini) e quindi nel terreno, dove riesce a sopravvivere trasformandosi in spora. Il tetano si sviluppa solo quando le spore del Clostridium tetani germinano e questo avviene tipicamente nelle ferite profonde, e quindi temporaneamente ipovascolarizzate, contaminate da terriccio o polvere. La germinazione delle spore è seguita dal rilascio di una potente neurotossina, la tetanospasmina, che causa le manifestazioni cliniche del tetano.
L’unico modo per evitare il tetano è attraverso l’immunizzazione attiva (vaccino) o passiva (somministrazione di immunoglobuline specifiche nell’immediatezza della possibile esposizione).
L’infezione o la vaccinazione causano la comparsa di immunoglobuline della classe G (IgG) anche chiamate gammaglobuline, che permangono tutta la vita. Attraverso il dosaggio degli anticorpi anti-tetano è possibile verificare e confermare l’immunità dell’individuo in condizioni di esposizione alla patologia.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile, spesso eseguito in associazione con il dosaggio di perossidasi tiroidea (AbTPO), per la diagnosi di tiroiditi autoimmuni (come la tiroidite di Hashimoto) e per il monitoraggio del carcinoma tiroideo differenziato.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Il test consente di evidenziare un’infezione da Helicobacter pylori, un batterio Gram negativo che và a colonizzare la mucosa gastrica causando gastrite cronica e ulcera gastro-duodenale. È anche considerato un fattore di rischio per lo sviluppo del cancro gastrico e del linfoma gastrico.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE, NON E’ NECESSARIO SOTTOPORSI A DIGIUNO.
L’esame è utile per la diagnosi e il monitoraggio del carcinoma ovarico, per la tipizzazione iniziale della neoplasia e per scongiurare ed evidenziare eventuali recidive.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per la diagnosi e il monitoraggio del trattamento in pazienti con neoplasie di derivazione epiteliale come il carcinoma del polmone, della mammella, del tratto digerente e della vescica. Il TPA (Antigene Polipeptidico Tessutale) è una proteina sintetizzata in diversi tipi di tumore (cancro della mammella, ovaio, polmone, tumori dell’apparato digerente, vie urinarie) e rappresenta un indice di proliferazione cellulare il cui aumento è correlato alla velocità di accrescimento tumorale più che alla massa tumorale.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Il test per il dosaggio del PSA (antigene prostatico specifico, proteina prodotta dalla prostata e presente normalmente nello sperma) è un esame usato principalmente come screening per il tumore della prostata. I livelli circolanti di antigene prostatico possono infatti aumentare sensibilmente in caso di tumore alla prostata ma anche in altre condizioni come infiammazione e ingrossamento prostatico.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per diagnosticare la malattia tromboembolica e per indagare le varie condizioni che possono causare carenza di Antitrombina III con conseguente alterazione dei processi di coagulazione e possibile rischio di trombosi. Il test è inoltre utile qualora si voglia studiare la mancata risposta del paziente a trattamento con eparina.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per diagnosticare la malattia tromboembolica. In alcuni pazienti è presente una variazione (geneticamente determinata dal fattore V della coagulazione-fattore V di Leiden) che ostacola l’attività anticoagulante della proteina C (proteina normalmente impegnata, insieme alla proteina S, a regolare i normali processi di coagulazione del sangue): proprio per evidenziare queste situazioni è necessario l’esame della Resistenza alla Proteina C Attivata (aPCR).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame consente di evidenziare possibili rischi di insorgenza di malattie ischemiche cardiovascolari. Un aumento della Apo B nel siero può infatti essere osservato in condizioni di iperlipoproteinemie familiari, diabete, ipotiroidismo, sindrome nefrosica, insufficienza renale, epatopatie, colestasi, gravidanza.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 12 ORE.
L’esame consente di evidenziare possibili rischi di insorgenza di malattie ischemiche cardiovascolari e viene richiesto se il paziente ha concentrazioni alte di colesterolo e di trigliceridi (iperlipidemia) e/o una storia familiare di patologie ischemiche e cardiovascolari, per il monitoraggio di efficacia di un trattamento farmacologico o di una dieta ipolipidica.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 12 ORE. Si richiede inoltre di osservare la propria dieta abituale nei giorni precedenti il prelievo.
L’esame è utile per il monitoraggio dei processi emolitici. L’aptoglobina è una proteina sintetizzata dal fegato il cui compito è quello di catturare l’emoglobina eventualmente rilasciata in seguito ad una emolisi intravascolare e di riportarla al fegato, per impedire che possa danneggiare i reni; i valori di tale proteina diminuiscono nell’emolisi intravascolare e nelle insufficienze epatiche.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Il dosaggio nel sangue dell’aspartato transaminasi (GOT), assieme al quello dell’ Alanina Aminotransferasi (GPT) è largamente impiegato per valutare la funzionalità epatica. Un aumento delle GOT nel siero può essere riscontrato in numerose condizioni come ad esempio epatite acuta (infettiva, tossica), epatite cronica, ittero ostruttivo, metastasi epatiche, infarto miocardico, ipotiroidismo.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.




ELENCO ESAMI - B -

L’esame della Beta 2- Microglobulina (B2M) è utilizzato come marcatore tumorale per alcuni tipi di tumore delle cellule del sangue e può essere prescritto come supporto nella determinazione della gravità e della diffusione (stadio) del mieloma multiplo, nel valutare la prognosi di tumori come mieloma e linfoma, e per valutare la progressione di malattia e l’efficacia del trattamento.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE. In alternativa il dosaggio può essere effettuato su un CAMPIONE DI URINA.
L’esame è utile per evidenziare e diagnosticare la sindrome da anticorpi antifosfolipidi. Gli anticorpi anti-β2 glicoproteina I IgG-IgM appartengono alla classe degli anticorpi antifosfolipidi rilevati nella sindrome da antifosfolipidi (APS), che causa trombosi venose e/o arteriose ricorrenti e poliabortività.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
La rilevazione delle Beta HCG – Gonadotropina Corionica Umana indica una gravidanza in corso perché questo ormone viene prodotto dalla placenta non appena l’ovulo viene fecondato. La Beta HCG è già presente nel siero dopo 8-10 giorni dalla fecondazione e poco dopo anche nelle urine. Aumenti di HCG si possono riscontrare anche in tumori delle cellule germinali del testicolo e in alcune neoplasie (ovaio, cervice, tratto gastro-intestinale, polmone).
Per il dosaggio quantitativo della BETA-HCG è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE senza necessità di digiuno, per la valutazione qualitativa (positività o negatività del test) è sufficiente esibire un CAMPIONE DI URINA.
L’esame consente di misurare il contenuto totale di CO2, consentendone il monitoraggio in condizioni di squilibrio elettrolitico. In particolare il contenuto di CO2 aumenta in condizioni di acidosi respiratoria compensata, causata da insufficiente scambio respiratorio di anidride carbonica (enfisema, polmonite, insufficienza cardiaca con congestione polmonare, fibrosi cistica) o per depressione del centro del respiro; in condizioni di alcalosi metabolica (vomito intenso per stenosi pilorica, stati di carenza di potassio, eccessivo consumo di bicarbonato). Di contro il contenuto di CO2 diminuisce per alcalosi respiratoria compensata (iperventilazione protratta), acidosi metabolica nel diabete, insufficienza renale, perdita della secrezione alcalina intestinale con contemporaneo aumento del cloro.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame di dosaggio della bilirubina è utile per diagnosticate Ittero ed evidenziare disordini e patologie epatiche. La bilirubina è un prodotto della degradazione dell’emoglobina che consegue alla distruzione dei globuli rossi da parte della milza. La bilirubina, di per se insolubile (è detta bilirubina indiretta) nell’ambiente acquoso che costituisce il sangue, deve, per essere trasportata al fegato, legarsi all’albumina.
Una volta captata dal fegato, la bilirubina viene coniugata con due molecole di acido glucuronico diventando così solubile e rendendo quindi possibile la sua escrezione nella bile. Nell’intestino, la bilirubina coniugata (o bilirubina diretta) viene trasformata dai batteri in bilinogeno che concorre alla colorazione delle feci.
Una parte del bilinogeno è tuttavia riassorbita in circolo e viene captata dal fegato per essere riescreta con la bile (circolo enteroepatico del bilinogeno) oppure viene escreta con le urine come urobilinogeno. Un aumento della bilirubina indiretta nel siero può essere causato da un eccesso di produzione della stessa (malattie emolitiche) o da un difetto di recezione epatica (ittero fisiologico neonatale, sidrome di Gilbert, danno epatocellulare intraepatico o extraepatico).
Un aumento della bilirubina diretta nel siero può essere dovuto a disordini epatici quali epatiti o cirrosi o a condizioni quali ostruzione delle vie biliari da calcolosi e compressione delle vie biliari da carcinoma pancreatico.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’ esame viene effettuato per controllare l’effettiva efficacia del successo della vaccinazione o per confermare una sospetta infezione. La pertosse è una malattia infettiva causata dal batterio Bordetella pertussis. La vaccinazione combinata contro difterite, tetano e pertosse è fortemente raccomandata per tutti i bambini fino al sesto anno di età.A vaccinazione avvenuta, si può verificare l’effettiva immunizzazione del paziente con la comparsa di anticorpi specifici di classe G (IgG).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per garantire la diagnosi differenziale di Borreliosi di Lyme, un’infezione che può colpire diversi organi, come la pelle, il sistema nervoso, le articolazioni maggiori e il sistema cardiovascolare. Sebbene i batteri agenti della malattia di Lyme inducano una vigorosa risposta immunitaria, le spirochete sopravvivono e persistono nel sistema circolatorio dei soggetti infettati. La Borreliosi di Lyme ha generalmente un decorso clinico definito da una successione di stadi che vanno dalla lesione della pelle a livello del morso della zecca a infezioni disseminate anche neurologiche e ad artrite che si possono osservare anche anni dopo l’infezione.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.




ELENCO ESAMI - C -

L’esame consente di valutare la funzione residua delle cellule Beta in pazienti diabetici trattati con insulina esogena. Ciò dipende dal fatto che nei pazienti insulinodipendenti il dosaggio ematico del peptide C fornisce una stima di quanta insulina viene prodotta dall’organismo, poichè quella esogena (iniettata) è priva del peptide di coniugazione.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE. E’ inoltre possibile eseguire il dosaggio del Peptide C esibendo un CAMPIONE di URINE.
L’esame consente di determinare e monitorare i valori della proteina C1-inibitore, valori che possono essere alterati a causa di cause congente o acquisite. La proteina C1-inibitore controlla i sistemi del “complemento” e del “contatto”, una serie di proteine nel sangue che combattono le infezioni e provocano infiammazione. Nei pazienti in cui il livello di questa proteina è ridotto, l’eccessiva attività dei due sistemi porta ai sintomi dell’angioedema.
Il deficit può essere genetico o acquisito: un deficit di origine genetica di C1-inibitore provoca un angioedema ereditario, un deficit acquisito si riscontra nelle malattie del tessuto connettivo linfoproliferativo e nelle malattie autoimmuni.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame viene richiesto ed è utilizzato per la diagnosi e il monitoraggio di infezioni microbiche ricorrenti, glomerulonefrite, angioedema o infiammazione. Il complemento è un insieme di proteine che fanno parte del Sistema Immunitario e che vengono attivate in seguito ad infezioni batteriche, oppure in seguito a infiammazioni o altre patologie per fornire all’organismo protezione contro agenti patogeni (batteri, virus etc). In particolare la frazione C3 è una proteina del complemento attivata quando l’organismo riconosce la presenza di cellule batteriche, o di immunocomplessi ed in grado di attivare a sua volta la frazione C4.
In seguito all’attivazione del complemento si ha risposta immunitaria da parte dell’organismo. La misura del complemento permette di facilitare la diagnosi della causa di infezioni microbiche ricorrenti, di angioedema o di infiammazione ma anche di rilevare eventuali malattie autoimmuni acute e croniche, come il Lupus Sistemico Eritematoso (SLE).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utilizzato per garantire la diagnosi e il monitoraggio dell’evoluzione del carcinoma ovarico e per evidenziare la presenza di eventuali recidive.
L’antigene Carboidratico (CA125) rappresenta una proteina che frequentemente, ma non sempre, viene prodotta in eccesso dalle cellule del carcinoma ovarico; parallelamente il Ca125 può essere elevato anche in patologie benigne (ad esempio cisti ovariche, endometriosi, infiammazioni pelviche).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utilizzato per garantire la diagnosi e il monitoraggio dell’evoluzione di neoplasie e per evidenziare la presenza di eventuali recidive.
Si tratta di una proteina che frequentemente, ma non sempre, viene prodotta in eccesso dalle cellule del carcinoma della mammella e può quindi essere un elemento utile di identificazione dell’insorgenza tumorale.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per evidenziare sospetti disordini del metabolismo del calcio: un aumento del calcio plasmatico è causato principalmente da iperparatiroidismo, mentre una sua diminuzione può essere causata da ipoparatiroidismo, da un ridotto assorbimento intestinale o da un’ aumentata escrezione urinaria. A livello urinario invece un aumento dell’escrezione di calcio può essere causato da un aumento dell’assorbimento intestinale, da un aumento del turnover osseo o da un ridotto riassorbimento renale mentre una sua diminuzione è probabilmente correlabile ad un apporto di calcio insufficiente.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE. Per la determinazione del calcio urinario è invece necessario esibire un CAMPIONE DI URINE RACCOLTO NELLE 24 ORE.
L’esame è utile per la diagnosi e il monitoraggio del carcinoma midollare della tiroide. La calcitonina (CT) è un ormone sintetizzato dalle cellule parafollicolari C della tiroide i cui valori nel siero risultano fortemente aumentati in caso di carcinoma midollare della tiroide (tumore delle cellule C della tiroide che producono calcitonina).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per la diagnosi di calcolosi urinaria, una patologia determinata dalla precipitazione nelle cavità escretrici urinarie di costituenti poco solubili dell’urina con formazione di aggregati cristallini di dimensioni e composizione chimica variabili.
Sul materiale solido eliminato con le urine oltre a definire alcuni parametri fisici (forma, superficie, dimensione, consistenza, colore e peso), vengono effettuate analisi chimiche per accertarne la composizione (ricerca di carbonati, cistina, fosfati, magnesio, calcio ammonio, acido urico, ossalati).
L’identificazione della composizione chimica del calcolo è fondamentale per instaurare una corretta terapia sia dietetica sia nei confronti delle eventuali alterazioni metaboliche responsabili della calcolosi urinaria.
Per l’esame è necessario ESIBIRE IL CAMPIONE DI CALCOLO URINARIO, NON E’ NECESSARIO IL DIGIUNO.
L’esame è utile nella diagnosi di malattia infiammatoria intestinale e di colon irritabile e nel monitoraggio e nella terapia dell’attività infiammatoria intestinale. Inoltre consente di evidenziare eventuali neoplasie dell’intestino e diverticolite.
La calprotectina è una proteina legante il calcio presente nei neutrofili e in minor misura nei monociti. Livelli aumentati di calprotectina si riscontrano nella malattia cronica intestinale (Crohn, rettocolite ulcerosa), alcune neoplasie intestinali, diverticolite, enteriti acute.
Può essere utilizzata nella diagnosi differenziale tra patologie funzionali dell’intestino (colon irritabile) dove non c’è aumento della calprotectina fecale dalle malattie croniche infiammatorie (I.B.D. Inflammatory Bowel Disease).
Per eseguire l’esame è necessario esibire un CAMPIONE DI FECI emesso spontaneamente, senza ausilio di lassativi o purganti.
Il Campylobacter è un batterio Gram negativo che può causare forme diarroiche spiccate nell’uomo ed è causa di infezioni particolarmente frequenti. La ricerca di Campylobacter è utile per rivelare la causa di enterite sporadica o ricorrente.
Per eseguire l’esame è necessario esibire un CAMPIONE DI FECI, salvo diversa indicazione medica è opportuno sospendere l’assunzione di antibiotici per i sette giorni precedenti la raccolta del campione.
L’esame è utile per il monitoraggio della terapia con carbamezepina, un farmaco anticonvulsioni utilizzato per il trattamento di diverse forme di epilessie, per il trattamento sul dolore neuropatico e sui disturbi dell’umore.
Per l’esame è richiesto un PRELIEVO DI SANGUE ed è necessario sottoporsi ad un DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Al fine di rendere comparabili i valori ottenuti in monitoraggi successivi è preferibile eseguire il prelievo sempre alla stessa distanza temporale dall’assunzione del farmaco.
L’esame è utile per valutare l’esposizione del soggetto al monossido di carbonio, un gas incolore, inodore e altamente tossico, prodotto dai processi di combustione che utilizzano combustibili organici. L’esposizione diretta al monossido di carbonio comporta l’ingresso in circolo di questa sostanza, che è caratterizzata da un’affinità per l’emoglobina molto superiore a quella dell’ossigeno.
Ne deriva la formazione di carbossiemoglobina con conseguente sottrazione dell’emoglobina al fisiologico compito di garantire l’ossigenazione dei tessuti.
L’intossicazione acuta da monossido di carbonio determina un’anossia con gravi danni al sistema nervoso centrale e al cuore mentre l’intossicazione cronica può manifestarsi con cefalea, vertigini, nausea, alterazioni psichiche e sensoriali. I livelli di carbossiemoglobinemia sono ben correlati con quelli di esposizione a monossido di carbonio e possono essere utilizzati come indicatore biologico di esposizione.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame viene tendenzialmente eseguito per la diagnosi di una particolare patologia nota come Sindrome da anticorpi antifosfolipidi (APS). La APS è una malattia autoimmune legata ad un errore del sistema immune che aggredisce componenti del proprio organismo, incluse proteine legate a fosfolipidi causando possibili trombosi venose e/o arteriose ricorrenti, poliabortività e presenza nel siero di anticorpi antifosfolipidi.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’analisi del cariotipo permette di evidenziare eventuali anomalie cromosomiche, sia numeriche (quali trisomie, monosomie) che strutturali (traslocazioni, delezioni ed inversioni) ed è solitamente richiesto in caso di screening pre-fecondazione assistita o in caso di poliabortività.
Le cellule prelevate dal sangue periferico vengono dapprima coltivate in vitro e successivamente bloccate durante la divisione; i cromosomi vengono quindi colorati con sostanze che si fissano selettivamente a determinate zone, dando luogo ad un caratteristico aspetto a bande.
Successivamente a questa fase i cromosomi vengono osservati al microscopio e vengono contati, analizzati e fotografati. I cromosomi vengono poi appaiati a due a due in base alle dimensioni, alla posizione del centromero (strozzatura del cromosoma) e al bandeggio.
Con questo esame è possibile, per esempio, diagnosticare con certezza la Sindrome di Down (o Trisomia 21) e altre trisomie o monosomie; è inoltre possibile rilevare la presenza di anomalie non di numero ma di struttura cromosomica che possono causare aborti precoci o portare a diversi quadri patologici.
Per l’esame è richiesto un PRELIEVO DI SANGUE SENZA NECESSITA’ DI DIGIUNO. L’ESAME E' ESEGUIBILE SOLO SU PRENOTAZIONE.
Il dosaggio di catecolamine è solitamente impiegato per la diagnosi di diversi tipi di tumori neuroendocrini (quali ad esempio neuroblastoma, ganglioneuroblastoma, ganglioneuroma) Le catecolamine primarie sono dopamina, epinefrina (adrenalina) e norepinefrina (noradrenalina) e rappresentano un gruppo di ormoni prodotti dalla porzione midollare (interna) delle ghiandole surrenali in risposta a stress fisici e psicologici; essi permettono di facilitare la trasmissione di impulsi nervosi e di aumentare la concentrazione nel sangue di fonti di energia quali il glucosio e gli acidi grassi.
Ad azione completata le catecolamine vengono convertite a componenti inattivi e sono quindi fisiologicamente presenti nel sangue in basse concentrazioni che aumentano notevolmente solo in risposta ad uno stress. Diversi tipi di tumori neuroendocrini possono determinare un’ anomala elevata concentrazione di catecolamine sia nel sangue che nelle urine.
Per il dosaggio ematico delle catecolamine è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
In alternativa è possibile effettuarne la determinazione su un CAMPIONE DI URINE RACCOLTE NELLE 24 ORE addizionate presso il laboratorio analisi con Acido Cloridrico.
L’esame delle catene libere leggere e il rapporto kappa/lambda viene solitamente prescritto, insieme all’elettroforesi delle sieroproteine, quando il paziente mostra segni e sintomi riconducibili ad una patologia delle plasmacellule, per la diagnosi dell’Amiloidosi primaria e per il monitoraggio dell’efficacia del trattamento alla stessa.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame viene impiegato per la diagnosi di abuso cronico di alcool e trova utilità per il monitoraggio di pazienti in trattamento di disintossicazione.
La transferrina desialata ( CDT) è un marker diagnostico estremamente sensibile e specifico per dimostrare la cronica assunzione di alcool in quanto i suoi livelli aumentano sensibilmente in caso di abuso di assunzione alcolica mentre livelli sierici di CDT ritornano generalmente nella norma dopo 2-4 settimane di astinenza completa da alcool.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame viene impiegato per la diagnosi e il monitoraggio della terapia del cancro al colon; come marcatore del cancro della tiroide, al retto, al polmone, al seno, al fegato, al pancreas, allo stomaco e all’ovaio e anche come esame utile a monitorare l’insorgenza di recidive.
L’Antigene Carcino Embronario (CEA) è una proteina che frequentemente, ma non sempre, viene prodotta in eccesso dalle cellule di molte neoplasie (colon, retto, polmone, mammella, fegato, pancreas, prostata, stomaco, ovaio); parallelamente, ma in misura minore, il CEA può essere elevato anche in malattie benigne quali epatiti, colite ulcerosa, polmoniti, enfisema.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame, da effettuare principalmente sulla base della storia familiare, è utile a predire il rischio genetico di un soggetto di manifestare la malattia celiaca.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e NON E’ NECESSARIO IL DIGIUNO.
L’esame è utile come esame di screening preventivo del carcinoma uterino causato da papilloma virus. A causa del papilloma virus, l’epitelio della cervice uterina può andare incontro ad una serie di alterazioni che possono portare al carcinoma.
L’esame microscopico delle cellule epiteliali, prelevate mediante tampone, (Pap-Test) permette di identificare le cellule atipiche e, sulla base del grado di atipicità di queste ultime, di stimare indirettamente il livello di danno tissutale.
Per l’esame è NECESSARIA LA PRENOTAZIONE. Viene eseguito in struttura un PRELIEVO CERVICO-VAGINALE mediante ausilio di tampone. E’ opportuno, al fine di garantire una maggiore precisione nella diagnosi, sospendere per almeno 48 ore trattamenti con ovuli e con lavande vaginali ed evitare rapporti sessuali.
Il prelievo deve essere inoltre effettuato lontano dal ciclo mestruale preferibilmente la settimana precedente o quella successiva alle mestruazioni.
Il test misura la presenza di Anticorpi Anti-Mucosa Gastrica (APCA – Anticorpi verso le cellule parietarie) contro le cellule parietali dello stomaco. Tale indice è indicativo di condizioni patologiche quali anemia perniciosa, gastrite cronica, ulcera o carcinoma gastrico o, in alcuni casi, patologie a genesi autoimmune (tiroiditi autoimmuni, diabete mellito, Addison, LES).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per la diagnosi di sclerodermia e di sindrome CREST, una forma relativamente benigna di sclerodermia associata a calcinosi, fenomeno di Raynaud, motilità esofagea alterata, sclerodattilia e teleangectasie. Gli anticorpi anti-centromero sono autoanticorpi antinucleari diretti contro la struttura antigenica del centromero ritrovabili nella maggior parte delle sindromi CREST.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per confermare la diagnosi in caso di sospetto morbo di Wilson.
La Ceruloplasmina è una proteina prodotta dal fegato necessaria al trasporto del rame. Nel morbo di Wilson, la Ceruloplasmina è completamente assente o notevolmente ridotta.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è principalmente utilizzato per la sorveglianza post-operatoria delle recidive del feocromocitoma, un raro tumore delle ghiandole surrenali; spesso è utilizzato anche a scopo diagnostico. Elevati livelli di Cromogranina A tuttavia possono essere ritrovati anche nel carcinoma midollare della tiroide, nel carcinoma polmonare a piccole cellule e nei carcinomi epiteliali con differenziazione neuroendocrina (prostata, mammella, ovaio, pancreas, colon).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile principalmente per valutare la funzionalità epatica. La colinesterasi infatti è un enzima epatico che idrolizza la acetilcolina ed altri esteri della colina. La sua concentrazione sierica aumenta in condizioni di patologie epatiche.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame viene eseguito in caso di sospetta infezione da Chlamydia Trachomatis e in caso di sterilità e poliabortività oltre che come indagine prima del parto.
Chlamydia trachomatis è un batterio responsabile di infezioni dell’apparato genitale ed oculare trasmissibile sessualmente.
Nella donna la Chlamydia è responsabile di cerviciti ed uretriti che spesso si manifestano con sintomi lievi ; se non adeguatamente diagnosticata e trattata l’infezione cervicale può risalire verso l’apparato riproduttivo e condurre a occlusione tubarica con conseguente sterilità.
Un’infezione cervicale non diagnosticata a termine di gravidanza può causare il contagio del neonato durante il passaggio nel canale del parto con conseguente rischio di congiuntivite e polmonite.
Nell’uomo Chlamydia trachomatis è causa principalmente di uteriti ed, anche in questo caso se non diagnosticata e trattata, l’infezione può diffondere per via ascendente verso la prostata e causare complicanze funzionali e sterilità. Per effettuare l’esame è richiesta l’esecuzione di un TAMPONE URETRALE o CERVICO-VAGINALE. La ricerca può anche essere eseguita esibendo un CAMPIONE DI URINA o DI LIQUIDO SEMINALE.
Al fine di rendere la ricerca il più accurata possibile si consiglia, salvo diversa indicazione del medico curante, di sospendere terapie antibiotiche nei sette giorni precedenti l’indagine. Si suggerisce inoltre di non assumere ovuli e lavande vaginali e di evitare i rapporti sessuali nelle 48 ore precedenti l’esame.
Il dosaggio degli anticorpi anti-CCP (anti-citrullina), consente di diagnosticare, anche in fasi iniziali, l’artrite reumatoide in maniera altamente specifica.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è indicato in caso di sospetto infarto miocardico o di sospetto trauma muscolare. E’ inoltre utilizzato per il monitoraggio nella distrofia muscolare.
L’enzima Creatinfosfochinasi è contenuto prevalentemente nel muscolo cardiaco e scheletrico ma anche, in misura minore, nel cervello; svolge un ruolo fondamentale per l’equilibrio energetico della cellula, catalizzando lo scambio di fosfato tra la creatina e ATP (adenosintrisfosfato) che è la fonte di energia più utilizzata dalle cellule. Un aumento della CPK nel siero è specificamente causato da un danno cellulare a livello cardiaco o muscolare.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
La creatinchinasi-MB sierica ( CK-MB) è l’isoenzima della cheratinchinasi che catalizza sia la formazione di ATP partendo da cheratinfosfato e ADP, sia il processo inverso. La creatinichinasi MB (CK-MB) si trova principalmente a livello delle cellule cardiache, mentre è localizzata in minor quantità nelle cellule del muscolo scheletrico. Il CK-MB è rilasciato dalle cellule cardiache ed è rilevabile nel sangue in concentrazioni significative quando si verifica un danno al cuore. Il test dell'enzima creatinchinasi (CK) ne misura la concentrazione totale, ma non distingue tra i diversi tipi di isoenzimi. Pertanto, a seguito di un aumento del valore di CK, la determinazione dell'isoforma MB permette di distinguere se quest'incremento è dovuto a un danno al muscolo scheletrico o a quello cardiaco.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per la valutazione della corretta funzionalità renale in quanto il cloro rappresenta un elettrolita a concentrazione principalmente extracellulare che nei reni segue lo stesso percorso del sodio. Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
In alternativa è possibile eseguire il dosaggio in un CAMPIONE DI URINA RACCOLTO NELLE 24 ORE.
L’esame è utilizzato per la diagnosi di infezione da Clostridium ed è suggerito in caso di sintomi quali diarrea persistente solitamente dopo terapia antibiotica.
L’infezione da Clostridium difficile viene nella maggior parte dei casi contratta in seguito a ricoveri ospedalieri, di solito in corrispondenza all’assunzione di antibiotici che possono causare alterazioni della normale flora batterica.
I ceppi patogeni sono in grado di produrre due tossine: la tossina A, un’enterotossina che causa diarrea e lesioni della mucosa e la tossina B, una potente citotossina, principale responsabile delle lesioni della mucosa intestinale.
Una diagnosi precoce che permetta di iniziare al più presto una terapia appropriata è fondamentale nella gestione delle infezioni da Clostridium difficile.
Per l’esame è richiesto un CAMPIONE DI FECI che deve essere raccolto in seguito ad emissione spontanea, senza assunzione di purganti o lassativi.
Il Clostridium tetani, agente etiologico del tetano, è un batterio normalmente presente nell’intestino degli animali (specialmente equini) e quindi nel terreno, dove riesce a sopravvivere trasformandosi in spora. Il tetano si sviluppa solo quando le spore del Clostridium tetani germinano e questo avviene tipicamente nelle ferite profonde, e quindi temporaneamente ipovascolarizzate, contaminate da terriccio o polvere. La germinazione delle spore è seguita dal rilascio di una potente neurotossina, la tetanospasmina, che causa le manifestazioni cliniche del tetano.
L’unico modo per evitare il tetano è attraverso l’immunizzazione attiva (vaccino) o passiva (somministrazione di immunoglobuline specifiche nell’immediatezza della possibile esposizione).
L’infezione o la vaccinazione causano la comparsa di immunoglobuline della classe G (IgG) anche chiamate gammaglobuline, che permangono tutta la vita. Attraverso il dosaggio degli anticorpi anti-tetano è possibile verificare e confermare l’immunità dell’individuo in condizioni di esposizione alla patologia.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame consente di misurare il contenuto totale di CO2, consentendone il monitoraggio in condizioni di squilibrio elettrolitico.
In particolare il contenuto di CO2 aumenta in condizioni di acidosi respiratoria compensata, causata da insufficiente scambio respiratorio di anidride carbonica (enfisema, polmonite, insufficienza cardiaca con congestione polmonare, fibrosi cistica) o per depressione del centro del respiro; in condizioni di alcalosi metabolica (vomito intenso per stenosi pilorica, stati di carenza di potassio, eccessivo consumo di bicarbonato). Di contro il contenuto di CO2 diminuisce per alcalosi respiratoria compensata (iperventilazione protratta), acidosi metabolica nel diabete, insufficienza renale, perdita della secrezione alcalina intestinale con contemporaneo aumento del cloro.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame rappresenta uno degli esami di routine maggiormente eseguiti e consente di evidenziare il rischio di insorgenza di malattie ischemiche cardiovascolari soprattutto in soggetti che presentano fattori di rischio (storia familiare, fumatori, sovrappeso o obesità etc).
Nel sangue il colesterolo è presente in forma libera o esterificata ed è trasportato da lipoproteine distinguibili in base alla loro densità; in particolare distinguiamo il colesterolo legato alle lipoproteine ad alta densità (colesterolo HDL) dal colesterolo legato a quelle a bassa densità (colesterolo LDL).
Il dosaggio del colesterolo totale (quindi sia il colesterolo HDL che il colesterolo LDL) consente di monitorare ed escludere la formazione di eventuali depositi sottoforma di placche nelle pareti dei vasi sanguigni che potrebbero portare a un restringimento e a un eventuale blocco del lume vasale, portando ad aterosclerosi e a eventuali problemi di salute come infarti e ictus. Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 12 ORE.
Si consiglia inoltre nei giorni precedenti il prelievo di mantenere un regime dietetico abituale.
L’esame rappresenta uno degli esami di routine maggiormente eseguiti e consente di evidenziare il rischio di insorgenza di malattie ischemiche cardiovascolari soprattutto in soggetti che presentano fattori di rischio (storia familiare, fumatori, sovrappeso o obesità etc).Alterazione dei valori di HDL nel sangue sono associati a diverse tipologie di disordini; in particolare un aumento del colesterolo HDL sierico può essere dovuto ad esempio a cirrosi biliare primitiva, epatite cronica, alcolismo, mentre una diminuzione del colesterolo HDL nel siero può essere dovuta a ipolipoproteinemie, diabete scompensato, disordini epatocellulari, colestasi, sindrome nefrosica, insufficienza renale cronica.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 12 ORE. Si consiglia inoltre nei giorni precedenti il prelievo di mantenere un regime dietetico abituale.
L’esame rappresenta uno degli esami di routine maggiormente eseguiti e consente di evidenziare il rischio di insorgenza di malattie ischemiche cardiovascolari soprattutto in soggetti che presentano fattori di rischio (storia familiare, fumatori, sovrappeso o obesità etc). Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 12 ORE.
Si consiglia inoltre nei giorni precedenti il prelievo di mantenere un regime dietetico abituale.
L’esame è consigliato in caso di sospetta anemia emolitica. In presenza di tale patologia infatti i globuli rossi espongono sulla loro membrana anticorpi o frazioni del complemento. Grazie al Test di Coombs diretto è possibile identificare tali anticorpi utilizzando anticorpi anti-anticorpi umani e/o anti-complemento, in caso di positività del test sarà osservabile una reazione di agglutinazione.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame rivela la presenza nel siero del paziente di anticorpi rivolti contro globuli rossi diversi dai propri; viene richiesto nelle donne in gravidanza per escludere l’ eventuale presenza di anticorpi rivolti contro i globuli rossi fetali.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame consente di ricercare nelle feci i batteri responsabili di infezioni gastrointestinali. E’ consigliato in presenza di sintomi quali episodi frequenti di diarrea e vomito, crampi addominali e perdita di peso ingiustificata. L’esame comprende la ricerca di Salmonella, Shigella e Campylobacter.
Per l’esame è richiesto un CAMPIONE DI FECI che deve essere raccolto in maniera spontanea, senza ausilio di lassativi o purganti.
L’ormone adrenocorticotropo (ACTH) è un ormone polipeptidico prodotto nella ghiandola pituitaria e necessario per stimolare la produzione di steroidi da parte della corteccia surrenalica. Alterazioni dei valori di tale ormone possono condurre alla diagnosi di varie patologie quali Malattia di Cushing, Sindrome di Cushing, malattia di Addison, insufficienza surrenalica secondaria, ipopituitarismo.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è richiesto per evidenziare e diagnosticare eventuali patologie e disordini a carico delle ghiandole surrenali.
Il cortisolo è un ormone prodotto dalla corteccia surrenale e denominato glucocorticoide per la propria capacità di indurre una stimolazione della gluconeogenesi epatica e quindi un aumento della glicemia. La produzione del cortisolo è guidata dall’ormone ipofisario ACTH. E’ importante che i valori di cortisolo siano mantenuti entro certi limiti in quanto un aumento degli stessi può comportare sintomi quali ipertensione, alopecia, edema, cefalea, osteoporosi, cefalea, depressione. Inoltre in alcuni casi il dosaggio del cortisolo è utile per la diagnosi del Morbo di Chusing, una patologia dovuta proprio ad una iperproduzione di cortisolo che può causare una ridistribuzione del grasso corporeo, una perdita di massa muscolare, ipertensione fragilità capillare, assottigliamento della cute, difficoltà di cicatrizzazione delle ferite, osteoporosi, diabete secondario.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE. E’ inoltre possibile eseguire il dosaggio anche esibendo un CAMPIONE DI URINE RACCOLTE NELLE 24 ORE.
Il dosaggio della creatinina nel siero rappresenta uno degli esami di routine maggiormente eseguiti ed è utile per valutare la funzionalità renale. La determinazione della creatinina nelle urine delle 24 ore è utilizzata, in associazione con la il dosaggio della creatinina sierica per valutare la filtrazione glomerulare (Determinazione della CLEARANCE DELLA CREATININA).
Per la determinazione della Creatinina sierica è necessario un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Il calcolo della clearance della creatinina è indicato nella valutazione del filtrato glomerulare. La CLEARANCE DELLA CREATININA misura la quantità di sangue depurato dalla creatinina a livello glomerulare, per unità di tempo.
Il test consente di determinare che la creatinina sia completamente eliminata attraverso le urine verificando che la quantità di creatinina eliminata nelle urine nel corso di un minuto sia uguale alla quantità di creatinina passata attraverso i glomeruli renali nello stesso intervallo di tempo.
Per l’esame è necessario che il paziente si sottoponga ad UN PRELIEVO DI SANGUE e che esibisca un CAMPIONE DI URINA RACCOLTO NELLE 24 ORE.
E’ inoltre preferibile che il paziente, nel giorno della raccolta delle urine, eviti l’assunzione di thè e caffè e che sospenda la settimana precedente l’assunzione di farmaci cortisonici e tiroxina.
L’esame è utile in caso di osteoporosi per valutare la velocità del catabolismo osseo.
La deossipiridinolina è una molecola che si forma dall’unione di tre residui lisinici di catene adiacenti di collagene di tipo I; ne risulta un legame crociato che stabilizza la matrice extracellulare dell’osso e della cartilagine.
La quantità di DPD emessa con le urine è direttamente proporzionale alla massa ossea riassorbita.
Per l’esame è necessario esibire un CAMPIONE DI URINA raccolta eliminando il primo getto dell’urina del mattino e raccogliendo il campione della seconda minzione.
L’esame è utile per la diagnosi e il monitoraggio di alcune patologie quali il morbo di Hodgkin e nella malattia di Wilson.
Il rame funge da cofattore di diverse reazioni enzimatiche nell’organismo ed è presente in discrete quantità nel sangue, legato alla ceruloplasmina; in questo caso viene eliminato per via biliare. La concentrazione sierica del rame aumenta nel morbo di Hodgkin e nella cirrosi biliare, mentre diminuisce nei deficit nutrizionali e nella malattia di Wilson.
Per l’esame è necessario un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame viene solitamente richiesto per il monitoraggio di recidive di neoplasie.
CYFRA-21 è un frammento del filamento intermedio della citocheratina 19, normalmente espresso nelle cellule di origine epiteliali ed anche nelle loro derivazioni maligne. Viene utilizzato per la sorveglianza post-operatoria delle recidive di alcuni tumori della mammella, del carcinoma polmonare squamo cellulare e dei tumori della testa e del collo.
Per l’esame è necessario un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame viene effettuato per escludere infezione da Citomegalovirus in particolare in donne incinta non immunizzate e in pazienti trapiantati di reni.
Il Citomegalovirus (CMV) è un virus appartenente alla famiglia degli Herpes Virus, trasmesso principalmente attraverso la saliva e, in casi piu’ rari, per via sessuale. Sebbene nella maggior parte dei casi le infezioni da Citomegalovirus siano latenti e asintomatiche esse possono risultare molto piu’ gravi in soggetti trapiantati o in gravidanza in quanto, in quest’ultimo caso, gli anticorpi materni non sono in grado di proteggere il feto.
Per l’esame è necessario un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.




ELENCO ESAMI - D -

L’esame è utile per diagnosticare situazioni di rischio di trombosi venosa e di embolia polmonare.
Per l’esame è necessario un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE
L’esame è utile per indagare principalmente ritardi della pubertà. Il Deidroepiandrosterone (DHEA) è un ormone prodotto principalmente dalle ghiandole surrenali e, in misura minore, dai testicoli. I suoi livelli ematici aumentano progressivamente durante l’infanzia e l’adolescenza e rapidamente dopo la pubertà fino a raggiungere un picco intorno ai 20 anni per poi diminuire nuovamente.
Per l’esame è necessario un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per monitorare il corretto funzionamento delle ghiandole surrenali in quanto il Deidroepiandrosterone solfato (DHEAS) viene principalmente prodotto da queste ghiandole e, in misura minore, dai testicoli. I livelli sierici di DHEAS diminuiscono con l’avanzare dell’età in entrambi i sessi, mentre nel feto aumentano progressivamente nel corso della gravidanza per poi calare al momento del parto.
Per l’esame è necessario un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile in caso di osteoporosi per valutare la velocità del catabolismo osseo.
La deossipiridinolina è una molecola che si forma dall’unione di tre residui lisinici di catene adiacenti di collagene di tipo I; ne risulta un legame crociato che stabilizza la matrice extracellulare dell’osso e della cartilagine. La quantità di DPD emessa con le urine è direttamente proporzionale alla massa ossea riassorbita.
Per l’esame è necessario esibire un CAMPIONE DI URINA raccolta eliminando il primo getto dell’urina del mattino e raccogliendo il campione della seconda minzione.
L’esame è utile per diagnosticare una carenza di 5-α-reduttasi.
Il diidrotestosterone deriva dal testosterone attraverso una reazione enzimatica (5-α-reduttasi) a livello dei tessuti periferici. La concentrazione sierica di DHT, seppure più bassa, è strettamente correlata a quella del testosterone ma riflette scarsamente la concentrazione intracellulare di DHT.
Per l’esame è necessario un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’amilasi è un enzima che idrolizza l’amido ingerito.
L’amilasi sierica ed urinaria aumentano principalmente in seguito a pancreatite acuta e ad affezioni delle ghiandole salivari (parotite, litiasi).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE o in alternativa è possibile esibire un CAMPONE di URINE DELLE 24 ORE
La digossina è un farmaco utilizzato per incrementare la forza di contrazione cardiaca e impiegato per il trattamento di disturbi cardiaci per i quali è necessario incrementare la forza di contrazione delle fibre del miocardio sia atriali che ventricolari (azione inotropa positiva). Oltre all'azione inotropa positiva, la digossina è altresì in grado di esercitare un'azione cronotropa negativa (diminuzione della frequenza cardiaca).
Il maggiore inconveniente nella terapia con digossina è rappresentato dal fatto che si può talvolta incorrere in fenomeni che possono causare disturbi del ritmo cardiaco, disturbi gastro-intestinali e neurologici, motivo per il quale è necessario controllore il dosaggio in terapia.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE
Il test consente di diagnosticare il Lupus Eritematoso Sistemico (LES) e diverse altre patologie autoimmuni.
E’ utile eseguire l’indagine quando il paziente è risultato positivo al test degli anticorpi anti-ANA, quando manifesta sintomi che possono essere ricondotti al lupus (affaticamento e debolezza, dolori tipici dell’artrite in una o più articolazioni, rash cutaneo di colore rosso a forma di farfalla su naso e guance, pelle ipersensibile alla luce).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è necessario per la diagnosi di infezione e per il monitoraggio della terapia per l’Epatite B.
Il virus dell’epatite B (HBV) si trasmette mediante contatto diretto con il sangue o con altri fluidi corporei principalmente attraverso trasfusioni di sangue, punture di ago, contatto diretto con ferite aperte, rapporti sessuali e passaggio dalla madre al neonato al momento della nascita.
L’infezione da Epatite B causa una sensazione generale di malessere, febbre, gastroenterite e ittero e può determinare epatite itterica, epatite anitterica subclinica, epatite fulminante o epatite cronica persistente; inoltre se l’infezione da HBV diventa cronica può facilmente causare sviluppo del carcinoma epatocellulare.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’ esame delle droghe d’abuso nelle urine è indicato per evidenziare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti e può essere richiesto in caso di concorsi o competizioni ufficiali.
L’esame è di tipo immunoenzimatico e permette di evidenziare la positività del soggetto all’assunzione di Cannabinoidi (testando l’affinità al delta-9-tetraidrocannabinolo TCH principio attivo delle preparazioni di Cannabis), di Cocaina, di Amfetamina e Metanfetamina, di Oppiacei, Morfina, Eroina, Buprenorfina e Norbuprenorfina e di Metadone.
Le sostanze stupefacenti e i loro metaboliti sono riscontrabili nelle urine nei giorni successivi all’ultima assunzione.
Per l’esame è richiesto un CAMPIONE DI URINA ed è sconsigliato bere eccessivamente prima dell’esecuzione del test per evitare un’eccessiva diluizione del campione.




ELENCO ESAMI - E -

L’esame viene richiesto per indagare le cause di amenorrea e diagnosticare eventualmente la manopausa.
L’estrone è un ormone prodotto nell’ovaio che ha il ruolo di contribuire alla maturazione ed alla definizione dei caratteri sessuali femminili in seguito alla pubertà. Esso rappresenta il principale estrogeno circolante dopo la menopausa.
Per il dosaggio sierico di Estrone è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE
L’estradiolo è il principale ormone estrogeno prodotto dalle ovaie durante il ciclo ed è sintetizzato principalmente dall’ovaio e dal testicolo ed in minima parte dal surrene.
La valutazione dei livelli plasmatici di questo ormone rappresenta un indice di funzionalità ovarica e dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per escludere o diagnosticare una sospetta infezione da Echinococco che può causare la formazione di cisti localizzate in diversi organi, principalmente fegato, polmoni ed ossa.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’indice di velocità di filtrazione glomerulare consente di stimare la velocità di filtrazione glomerulare attraverso i reni e di evidenziare eventuali cambiamenti nello stato renale.
Una diminuzione della GFR si ha in tutte le situazioni di ridotto flusso sanguigno ai reni come shock emorragico, deidratazione, insufficienza cardiaca, glomerulonefriti, sindromi nefrotiche, pielonefriti, amiloidosi, etc.
Siccome è possibile calcolare il GFR a partire dal valore della creatinina sierica per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame ha il principale scopo di evidenziare le gammapatie monoclonali (evidenziabili con picchi in corrispondenza delle zone gamma) correlabili principalmente a disordini caratterizzati dalla proliferazione di un clone di plasmacellule (es. mielomi, macroglobulinemia).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utilizzato principalmente per condurre alla diagnosi di celiachia, una malattia derivante da un’intolleranza al glutine. Gli anticorpi antiendomisio (EMA) sono immunoglobuline di tipo IgA e rappresentano, assieme agli anticorpi antitransglutaminasi, il marker sierologico più specifico nella diagnostica della malattia celiaca. Anche se la diagnosi certa della malattia celiaca è solo istologica, l’introduzione degli EMA nella pratica clinica ha permesso la diagnosi di numerose forme di celiachia asintomatiche.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame rappresenta uno degli esami di routine maggiormente eseguiti utile per un controllo generale dello stato di salute e per evidenziare eventuali patologie come anemia, infezione o leucemia. L’esame Emocromocitometrico consente di determinare il numero di globuli bianchi, globuli rossi, il valore dell’emoglobina, il volume medio dei globuli rossi, il numero di piastrine e volume medio delle piastrine. Inoltre permette anche di calcolarne alcuni parametri detti derivati: ematocrito, contenuto medio di emoglobina dei globuli rossi, concentrazione media di emoglobina dei globuli rossi, distribuzione del volume dei globuli rossi e di misurare il numero e la percentuale di neutrofili, linfociti, monociti, eosinofili, basofili.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per il monitoraggio del diabete mellito nel paziente e per il dosaggio della terapia. L’emoglobina glicata aumenta in pazienti diabetici con concentrazioni elevate di glucosio nel sangue rispetto ai soggetti normoglicemici.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame permette di individuare e di quantificare le varianti fisiologiche dell’emoglobina e le emoglobine atipiche, di evidenziare eventuali macrocitosi delle emazie ed è solitamente richiesto come screening alle coppie che si accingono a intraprendere un percorso di fecondazione assistita.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Gli antigeni nucleari estraibili (ENA), sono componenti del nucleo cellulare che possono essere legati da anticorpi e causare una risposta immunitaria. Qualora essi vengano riconosciuti e legati da specifici autoanticorpi possono causare patologie autoimmuni. Il dosaggio degli ENA consente di determinare e diagnosticare particolari patologie quali i il lupus eritematoso sistemico, l’artrite reumatoide e la sclerodermia.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per confermare la diagnosi o identificare l’insorgenza si recidive in pazienti affetti da cancro del polmone a piccole cellule o da neuroblastoma e può essere effettuato anche per il monitoraggio della terapia.
L’Enolasi è un enzima coinvolto nel metabolismo del glucosio i cui livelli ematici aumentano in caso di cancro del polmone a piccole cellule e di neuroblastoma.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame colturale dell’escreato è un metodo non invasivo per una diagnosi batteriologica di infezioni delle alte vie aeree. A tale scopo viene effettuata la ricerca colturale per i microrganismi più frequentemente coinvolti nelle infezioni delle basse vie aeree.
Per l’esame è necessario esibire un campione di ESCREATO emesso al mattino e raccolto tossendo vigorosamente.
L’esame è utile per monitorare la vitalità fetale in quanto la sua misura in quota libera (non coniugata) riflette in maniera specifica la vitalità fetale.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame viene effettuato per evidenziare l’esposizione ad alcool etilico, prodotto normalmente presente in concentrazioni variabili nel sangue e nelle urine poiché contenuto in vino, birra e liquori.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELEVO DI SANGUE o esibire UN CAMPIONE DI URINE. NON E’ RICHIESTO DIGIUNO.




ELENCO ESAMI - F -

La ricerca colturale del secreto faringeo è eseguita per diagnosticare la presenza di Streptococco beta emolitico di gruppo A (Streptococcus pyogenes) che è presente nelle vie aeree ed è agente di infezioni localizzate come faringo-tonsillite.
Per l’esame è richiesto un TAMPONE FARINGEO. E’ consigliabile effettuare l’esame dopo aver sospeso da almeno una settimana eventuali terapie antibiotiche.
L’esame è utilizzato come esame di routine per lo screening alla predisposizione genetica di trombofilia, cioè per identificare gli individui geneticamente predisposi all’insorgenza di trombosi arteriose o venose.
I geni principalmente coinvolti nella predisposizione ad eventi trombotici sono quelli che codificano per alcuni fattori delle coagulazione, quali Fattore V e Fattore II (Protrombina) che intervengono direttamente nel processo di coagulazione del sangue e per l’enzima Metilentetraidrofolatoreduttasi (MTHFR). Solitamente lo screening è suggerito in coppie con storie di infertilità e poliabortivita e consente di rilevare la mutazione genetica sia in omozigosi che in eterozigosi.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELEVO DI SANGUE. NON E’ RICHIESTO DIGIUNO.
L’esame è utile per la diagnosi di patologie quali Artrite Reumatoide e Sindrome di Sjogren. Il Fattore Reumatoide consiste in autoanticorpi, solitamente di classe M (IgM). È presente nell’Artrite Reumatoide, nella Sindrome di Sjogren, nella Sclerodermia, nella Dermatomiosite, ma anche nella Malattia di Waldenstrom e nella Sarcoidosi.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utilizzato come esame di routine per lo screening alla predisposizione genetica di trombofilia, cioè per identificare gli individui geneticamente predisposi all’insorgenza di trombosi arteriose o venose. I geni principalmente coinvolti nella predisposizione ad eventi trombotici sono quelli che codificano per alcuni fattori delle coagulazione, quali Fattore V e Fattore II (Protrombina) che intervengono direttamente nel processo di coagulazione del sangue e per l’enzima Metilentetraidrofolatoreduttasi (MTHFR). In particolare nella ricerca di mutazione genetica per il Fattore V si può evidenziare la presenza della mutazione R506Q o G1691A o Arg506G. ln, definita Fattore di Leiden, che comporta una maggiore attività pro-coagulativa del Fattore V con conseguente aumento del rischio di sviluppare una trombosi venosa. Solitamente lo screening è suggerito in coppie con storie di infertilità e poliabortivita e consente di rilevare la mutazione genetica sia in omozigosi che in eterozigosi.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELEVO DI SANGUE. NON E’ RICHIESTO DIGIUNO.
L’esame consente di ricercare nelle feci i batteri responsabili di infezioni gastrointestinali. E’ consigliato in presenza di sintomi quali episodi frequenti di diarrea e vomito, crampi addominali e perdita di peso ingiustificata. L’esame comprende la ricerca di Salmonella, Shigella e Campylobacter.
Per l’esame è richiesto un CAMPIONE DI FECI che deve essere raccolto in maniera spontanea, senza ausilio di lassativi o purganti.
L’esame è utile per valutare la riserva tissutale di ferro e nella diagnosi dell’anemia. La ferritina è presente in quasi tutti i tessuti (principalmente nel fegato, milza e midollo osseo) e nelle cellule della mucosa intestinale e ha il ruolo di permettere il deposito temporaneo del ferro assorbito e di regolarne il rilascio nel sangue. Aumenti evidenti dei valori di ferritina sierica possono essere correlati ad epatopatie, neoplasie (leucemie, morbi di Hodgkin, carcinoma mammario), infiammazioni acute e croniche mentre un sua diminuzione è solitamente correlabile ad anemia da carenza di ferro.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame rappresenta uno degli esami di routine maggiormente eseguiti utili a verificare l’insorgenza di eventuali anemie. Il ferro è indispensabile per la formazione dell’eme contenuto in emoglobina e mioglobina ed immagazzinato a livello intestinale nella ferritina che ne consente il rilascio nel sangue e la distribuzione nell’organismo. Carenze di ferro si traducono in forme anemiche particolarmente diffuse che possono derivare dalla riduzione sia dell’assunzione che dell’assorbimento di questo importante minerale, in presenza di tali situazioni i livelli di ferro sono così bassi da risultare insufficienti per produrre abbastanza emoglobina, utile per il trasporto di ossigeno nei tessuti. L’anemia può essere causata da diversi fattori: dieta carente di ferro, emorragie, gravidanza, incapacità di assorbire il ferro (tipica conseguenza di celiachia, steatorrea, diarrea cronica ed interventi chirurgici a livello gastrico), mestruazioni abbondanti.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per la diagnosi di stati infiammatori, per il monitoraggio della gravidanza e per evidenziare eventuali stati di insufficienza epatica. Il fibrinogeno è una glicoproteina, sintetizzata dal fegato, che svolge un ruolo fondamentale nel processo della coagulazione. Nelle prime fasi della coagulazione rappresenta il substrato fisiologico della trombina che lo trasforma in fibrina. La concentrazione del fibrinogeno aumenta nei processi infiammatori, gravidanza, ustioni, dopo interventi chirurgici, neoplasie, post-menopausa. La sua diminuzione può essere associata a condizioni patologiche quali epatopatie, disprotidemia, coagulazione intravascolare disseminata – CID.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’indagine è un esame di tipo genetico utile per ricercare cause di infertilità di coppia, per lo screening precedente tecniche di fecondazione medicalmente assistita e per indagini successive ad episodi di poliabortività. La fibrosi cistica (FC) è una grave malattia ereditaria causata da mutazioni del DNA a carico del gene CFTR (Cystic Fibrosis Transmembrane Regulator), per la manifestazione patologica entrambe le copie del gene CFTR risultano mutate (omozigosi recessiva) e quindi entrambi i genitori manifestano la mutazione in eterozigosi (sono portatori sani della mutazione).
Per l’esame è richiesta la prenotazione ed è necessario eseguire un PRELEVO DI SANGUE. NON E’ RICHIESTO DIGIUNO.
L’esame è utile per la diagnosi precoce del carcinoma del colon-retto ed è consigliabile sia in caso di sintomatologia sospetta che in caso di storia familiare con insorgenza di tale neoplasia.
Per l’esame è richiesto un CAMPIONE DI FECI da raccogliere spontaneamente, senza ausilio di purganti e/o lassativi e da prelevare in assenza di ciclo mestruale e di emorragie fecali note.
L’esame chimico-fisico delle feci si basa sull’osservazione macroscopica e microscopica delle caratteristiche fisiche delle feci ed è utile per individuare eventuali patologie dell’apparato intestinale. In particolare i parametri macroscopici indagati sono la quantità, il colore, i grassi, il pH delle feci, e l’eventuale presenza di sangue e di fibre muscolari. I parametri microscopici invece sono la valutazione di presenza di batteri, parassiti, miceti, Virus, leucociti per rilevare eventuali infezioni.
Per l’esame è richiesto un CAMPIONE DI FECI da raccogliere spontaneamente, senza ausilio di purganti e/o lassativi.
L’esame è utile per indagare eventuali carenze di acido folico in condizioni particolari (gravidanza, alcolismo, terapia farmacologica) ed eventuali patologie ad essa correlate (anemia megaloblastica da carenza, iperomocistinemia). L’acido folico o folato (vitamina B9) non viene autonomamente prodotto dall’organismo ma deve essere assunto attraverso la dieta e/o un eventuale integrazione. L’acido folico è essenziale nella prevenzione delle malformazioni neonatali, particolarmente di quelle a carico del tubo neurale, che si possono originare nelle prime fasi dello sviluppo embrionale. Durante la gravidanza, quindi, il fabbisogno di folato si raddoppia perché il feto utilizza le riserve materne.
Le carenze di acido folico possono essere dovute o ad aumentato fabbisogno (gravidanza, allattamento, crescita, tumori, infezioni), a ridotto apporto nutritivo (malnutrizione, alcolismo) o a malassorbimento (celiachia, sprue, malattia infiammatoria intestinale, resezioni intestinali).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE
La fosfatasi acida è un enzima dosabile nel sangue, capace di scindere le strutture di alcune molecole presenti nell’organismo. Viene prodotta dalla prostata, dal midollo osseo, dal fegato, dalla milza, dai globuli rossi e dalle piastrine. Il dosaggio della frazione prostatica serve in modo particolare per confermare o meno il sospetto di cancro della prostata.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE
L’esame è utile per valutare la concentrazione di fosforo sierico o urinario, parametro alterato in caso di scorretto metabolismo del fosforo e di patologie a carico della tiroide (iperparatiroidismo o ipoparatiroidismo). Il fosforo è contenuto principalmente nell’osso (80%), nei muscoli e nei liquidi organici; nel sangue è presente nei globuli rossi e nel plasma, in forma sia inorganica che organica. Viene misurata la concentrazione della frazione inorganica. Assorbito nel primo tratto dell’intestino, il fosforo è eliminato principalmente per via renale ma anche con le feci. Un aumento del fosforo sierico è causato da ipoparatiroidismo, ipervitaminosi D, insufficienza renale cronica, acromegalia. Una diminuzione del fosforo sierico è causata da ipopituitarismo infantile, iperparatiroidismo, ipovitaminosi D. Un aumento dell’escrezione urinaria di fosforo è causata da iperparatiroidismo, eccessivo apporto dietetico, osteolisi. Una diminuzione dell’escrezione urinaria di fosforo è causata da crescita, gravidanza, allattamento, ridotto apporto dietetico.
Per il dosaggio sierico del fosforo è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE. In alternativa è possibile dosare il fosforo urinario esibendo un CAMPIONE DI URINE RACCOLTO NELLE 24 ORE.
La Fosfatasi Alcalina è un enzima extracellulare particolarmente presente nel fegato, osso, intestino, endometrio e placenta, la cui concentrazione ematica aumenta nelle situazioni di alterato catabolismo osseo (crescita ossea, iperparatiroidismo, morbo di Paget, osteosarcoma) o di malattie ostruttive biliari. Aumenta anche nel terzo trimestre di gravidanza e nella menopausa. Il dosaggio della Fosfatasi alcalina è utile per la valutazione del matabolismo osseo.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Tale esame è suggerito come approfondimento qualora da precedenti prelievi si riscontri un evidente incremento ed alterazione dei valori di di fosfatasi alcalina sierica.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
La fosfatasi acida prostatica è un enzima prodotto dalla prostata. Generalmente è presente nel sangue a bassi livelli. Può aumentare in circolo nel caso di tumore alla prostata, prostatiti acute e iperplasia prostatica. Solitamente il dosaggio del PAP è associato al dosaggio del PSA libero e totale ed è consigliabile come esame di prevenzione in uomini al di sopra dei 50 anni di età.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per monitorare la vitalità fetale in quanto la sua misura in quota libera (non coniugata) riflette in maniera specifica la vitalità fetale.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per monitorare la terapia in pazienti diabetici. Con il valore della fruttosamina si comprende l’insieme delle proteine sieriche glicosilate: a differenza dell’emoglobina glicata, il valore della fruttosamia rispecchia il valore medio della glicemia nelle tre settimane precedenti il prelievo.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame rappresenta una delle indagini ormonali maggiormente eseguite nella donna, consente di evidenziare la fase del ciclo mestruale ed in particolare la fase ovulatoria. E’ utilizzato inoltre per diagnosticare eventuali cause di amenorrea, di pubertà precoce e di menopausa. Nell’uomo il dosaggio del FSH è richiesto principalmente in caso di sterilità o di alterata spermatogenesi.
L’ormone follicolo-stimolante (FSH) è prodotto dall’ipofisi ed è una gonadotropina. La sua attività è, infatti, legata al corretto funzionamento delle gonadi.
Nell’uomo, a livello dei tubuli seminiferi del testicolo, stimola la produzione degli spermatozoi (spermatogenesi) e permette il mantenimento delle concentrazioni di testosterone ottimali per la maturazione degli spermatozoi.
Nella donna fertile, l’ormone follico-stimolante controlla principalmente la maturazione del follicolo stesso ed insieme all’ormone luteinizzante (LH) stimola la produzione di estrogeni. Gli estrogeni così prodotti permettono a loro volta il controllo delle concentrazioni di FSH ed LH: questo meccanismo di regolazione non sussiste dopo la menopausa.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile (spesso in associazione al dosaggio degli ormoni FT4 e TSH) per evidenziare patologie a carico della tiroide ed, in particolare, per la diagnosi di ipertiroidismo. La tiroide, ghiandola posta nella zona del collo, mediante la produzione di triiodotironina libera (FT3) e tiroxina (FT4) regola i processi metabolici del nostro organismo. La triiodotironina libera è un ormone tiroideo regolato dal TSH, l’ormone tireostimolante prodotto dall’ipofisi.
La forma libera è quella non legata alle proteine plasmatiche. Questo esame consente di valutare i livelli dell’FT3 e di conseguenza la corretta funzionalità tiroidea.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile (spesso in associazione al dosaggio degli ormoni FT3 e TSH) per evidenziare patologie a carico della tiroide ed, in particolare, per la diagnosi di ipertiroidismo. La tiroide, ghiandola posta nella zona del collo, mediante la produzione di triiodotironina libera (FT3) e tiroxina (FT4) regola i processi metabolici del nostro organismo. La triiodotironina libera è un ormone tiroideo regolato dal TSH, l’ormone tireostimolante prodotto dall’ipofisi.
La forma libera è quella non legata alle proteine plasmatiche. Questo esame consente di valutare i livelli dell’FT4 e di conseguenza la corretta funzionalità tiroidea.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.




ELENCO ESAMI - G -

L'esame è utile per misurare l'attività nel sangue dell’enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD), enzima indispensabile nell’organismo per la protezione dei globuli rossi da processi di ossidazione. In particolare la carenza di G6PD interessa anche i globuli rossi costituenti il gruppo eme dell’emoglobina; in questo caso l’ossidazione dell’emoglobina si traduce con morte per lisi cellulare (rottura della membrana) degli eritrociti. La carenza di G6PD è causata da un difetto genetico riconducibile a mutazioni del gene della G6PD localizzato sul cromosoma X (Xq28). Ciò significa che la forma più grave della malattia si presenta nei maschi (che hanno nel loro corredo genetico un solo cromosoma X) con un solo gene G6PD mutato, e nelle femmine (che hanno nel loro patrimonio genetico due cromosomi X) con entrambi geni mutati. Al contrario, le femmine che hanno un solo gene X mutato, sono portatrici sane o sviluppano la malattia in modo lieve. La maggior parte delle persone con deficit dell’enzima G6PD non manifesta sintomi cronici ma può sviluppare una malattia soltanto in specifiche circostanze. In particolare in seguito ad assunzione di alcuni medicinali (antimalarici,analgesici, sulfamidici, ecc.), di particolari alimenti (ad esempio le fave), in seguito al contatto con alcune sostanze chimiche, ad infezioni batteriche e virali, si può verificare la distruzione dei globuli rossi (crisi emolitica) che determina un'anemia emolitica acuta di varia gravità.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Gli anticorpi anti GAD sono anticorpi che si riscontrano precocemente nei pazienti con diabete insulino-dipendente (tipo I). Il test, dopo la diagnosi di diabete, serve a distinguere il diabete di tipo I autoimmune, dal diabete di tipo II.
È indicato quando il paziente diabetico, in trattamento con la dieta o con i farmaci, ha grandi difficoltà a mantenere una concentrazione ematica di zuccheri (glucosio) normale o vicina alla normalità, e si ha il sospetto che sia affetto da diabete di tipo I invece che da diabete di tipo II.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per lo screening ed il monitoraggio delle malattie del fegato e delle vie biliari (cirrosi, carcinomi pancreatici e prostatici, ittero, epatite). La Gamma Glutamil Transferasi (GGT o gamma GT) è un enzima che si trova in vari tessuti del corpo. Questa proteina si riscontra soprattutto a livello epatobiliare, ma può essere presente anche nel cuore, nei reni e nel pancreas. La sua principale funzione consiste nel trasportare gli aminoacidi attraverso le membrane delle cellule. L’aumento dei valori di GGT è solitamente indice di patologie epatiche o abuso di alcolici.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile principalmente per la diagnosi di particolari tumori del pancreas detti Gastrinomi e nella sindrome clinica detta di Zollinger-Ellison. La gastrina è il principale ormone gastrointestinale: è prodotta dalle cellule endocrine G che si trovano sparse nella mucosa gastrica e duodenale, ed esiste in diverse forme che differiscono fra loro per la lunghezza e il numero di aminoacidi che contengono.
La secrezione della gastrina durante il processo di digestione è regolata da diversi fattori(ormonali e chimici).
In condizioni normali la gastrina agisce stimolando la motilità del piloro e induce la secrezione di acido cloridrico a livello gastrico; a sua volta l'acido cloridrico agisce con meccanismo di controllo retrogrado negativo sulla produzione di gastrina:il progressivo aumento dell'acidità gastrica comporta la riduzione della produzione di gastrina.
In condizioni patologiche, un'elevata produzione di gastrina si ha nel caso di alcuni tumori detti "gastrinomi" localizzati soprattutto nel pancreas.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per la diagnosi di infezione da agente eziologico HCV che causa insorgenza di Epatite virale C.
L’Epatite C spesso è asintomatica (anche se la maggioranza dei soggetti esposti all’HCV diventa cronicamente infetta) ma in alcuni casi la patologia può evolversi in cirrosi, insufficienza epatica e,in casi piu’gravi, in carcinoma epatocellulare o colangiocarcinoma.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame può essere utile nella diagnosi di nanismo ed è solitamente richiesto in condizioni di crescita corporea ritardata nel bambino anche se scompensi di tale ormone possono essere riscontrati anche nell’adulto con sintomatologia differente (riduzione massa muscolare, fragilità ossea, sensazione affaticamento).
Il GH (Growth hormone), conosciuto anche come ormone della crescita, somatotropina od ormone somatotropo (STH), è un peptide prodotto dalla ghiandola pituitaria (ipofisi).
Durante l’adolescenza i livelli plasmatici di GH aumentano notevolmente, stimolando la crescita staturale. Un deficit di GH nel bambino compromette la crescita corporea (nanismo ipofisario) e lo sviluppo di genitali e tratti somatici.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utilizzato per garantire la diagnosi e il monitoraggio dell’evoluzione di neoplasie e per evidenziare la presenza di eventuali recidive. Si tratta di una proteina che frequentemente, ma non sempre, viene prodotta in eccesso dalle cellule del carcinoma della mammella e può quindi essere un elemento utile di identificazione dell’insorgenza tumorale.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
La gliadina è una delle proteine principali del glutine, il dosaggio degli anticorpi anti-gliadina è usato per la valutazione della celiachia, una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario erroneamente confonde il glutine con un corpo estraneo.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Il dosaggio del glucosio sierico è uno degli esami di routine maggiormente eseguiti, esso è utile in particolare per la diagnosi e lo screening del diabete mellito e per il monitoraggio della terapia in pazienti diabetici in trattamento.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 12 ORE.
La curva da carico di glucosio consente di misurare la concentrazione ematica di glucosio prima e dopo la somministrazione orale di una certa quantità di glucosio: di solito, l’organismo reagisce al rapido aumento della glicemia con un’aumentata sintesi di insulina che impedisce al glucosio di oltrepassare, al tempo prefissato, il livello soglia relativo alla quantità somministrata; il superamento del livello soglia indica invece una ridotta tolleranza al glucosio e cioè una iniziale carenza relativa di insulina che potrebbe evolvere in diabete. Per l’esame è necessario eseguire un primo prelievo a digiuno per la determinazione del valore basale di glicemia, in seguito all’assunzione di una soluzione di glucosio si procede poi ad effettuare prelievi ematici sequenziali ad intervalli di tempo stabiliti al fine di determinare la variazione dei valori di glicemia nel tempo.
La rilevazione delle Beta HCG – Gonadotropina Corionica Umana indica una gravidanza in corso perché questo ormone viene prodotto dalla placenta non appena l’ovulo viene fecondato. La Beta HCG è già presente nel siero dopo 8-10 giorni dalla fecondazione e poco dopo anche nelle urine. Aumenti di HCG si possono riscontrare anche in tumori delle cellule germinali del testicolo e in alcune neoplasie (ovaio, cervice, tratto gastro-intestinale, polmone).
Per il dosaggio quantitativo della BETA-HCG è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE senza necessità di digiuno, per la valutazione qualitativa (positività o negatività del test) è sufficiente esibire un CAMPIONE DI URINA.
Il dosaggio nel sangue dell’aspartato transaminasi (GOT), assieme al quello dell’ Alanina Aminotransferasi (GPT) è largamente impiegato per valutare la funzionalità epatica. Un aumento delle GOT nel siero può essere riscontrato in numerose condizioni, come ad esempio epatite acuta (infettiva, tossica), epatite cronica, ittero ostruttivo, metastasi epatiche, infarto miocardico, ipotiroidismo.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’Alanina Aminotransferasi è un enzima presente in molti tessuti, in modo particolare nel fegato. Il dosaggio dell’enzima nel sangue è quindi un esame molto utile per valutare la funzionalità epatica ed eventuali alterazioni patologiche e in caso di sospetto infarto miocardico.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
I gruppi sanguigni sono determinati dalla presenza di proteine specifiche (Antigeni) che si trovano sulla superficie dei globuli rossi. La loro presenza è genetica. I gruppi sanguigni sono: A, B, AB, O, Rh-, Rh+. La determinazione del gruppo sanguigno è indispensabile per poter eseguire una trasfusione sanguigna. Ha inoltre grande importanza nello studio della incompatibilità materno-fetale (principalmente tipo Rh).
Per l’esame è richiesto un PRELIEVO DI SANGUE, NON E’ NECESSARIO IL DIGIUNO.




ELENCO ESAMI - H -

Il test viene eseguito per monitorare il diabete del paziente e come supporto per le decisioni terapeutiche. L’emoglobina glicata rappresenta circa il 2% dell’emoglobina presente nei globuli rossi e i pazienti diabetici con concentrazioni elevate di glucosio hanno livelli di glicata da 2 a 3 volte superiori rispetto ad un soggetto normoglicemico.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per diagnosticare epatite C in soggetti con sintomi o a rischio infezione. L’epatite C è una malattia infettiva che viene trasmessa principalmente per contatto diretto con il sangue infetto, spesso dovuto all’uso di droghe per via endovenosa, a presidi medici non sterilizzati e trasfusioni di sangue. La patologia è spesso asintomatica ma può a lungo termine condurre a patologie epatiche che vanno dalla cirrosi all'insufficienza epatica e a diversi tipi di neoplasie.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per valutare il rischio di coronaropatia e trombosi; è inoltre eseguito frequentemente in gravidanza per prevenire rischi di aborto spontaneo e di malformazione fetale.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame rappresenta uno degli esami di routine maggiormente eseguiti e consente di evidenziare il rischio di insorgenza di malattie ischemiche cardiovascolari soprattutto in soggetti che presentano fattori di rischio (storia familiare, fumatori, sovrappeso o obesità etc). Nel sangue il colesterolo è presente in forma libera o esterificata ed è trasportato da lipoproteine distinguibili in base alla loro densità; in particolare distinguiamo il colesterolo legato alle lipoproteine ad alta densità (colesterolo HDL) dal colesterolo legato a quelle a bassa densità (colesterolo LDL).
Il dosaggio del colesterolo totale (quindi sia il colesterolo HDL che il colesterolo LDL) consente di monitorare ed escludere la formazione di eventuali depositi sottoforma di placche nelle pareti dei vasi sanguigni che potrebbero portare a un restringimento e a un eventuale blocco del lume vasale, portando ad aterosclerosi e a eventuali problemi di salute come infarti e ictus. Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 12 ORE.
Si consiglia inoltre nei giorni precedenti il prelievo di mantenere un regime dietetico abituale.
L’esame è utile per confermare la diagnosi di coinfezione da virus Delta in soggetti HbsAg positivi. HDV, denominato anche virus Delta, è un virus a singolo filamento di RNA che usa come involucro (envelope) quello del virus dell’epatite B (HBsAg). È considerato un “virus difettivo” perché deve essere associato a quello dell’epatite B (HBV) per poter causare l’infezione.
La trasmissione e i fattori di rischio sono simili a quelli di HBV: tossicodipendenza (soprattutto per droghe iniettabili), rapporti sessuali con portatori cronici di HbsAg.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per la diagnosi e il monitoraggio del carcinoma ovarico, per la valutazione della terapia attuata in presenza di neoplasia e per evidenziare l’eventuale presenza di recidive. Il carcinoma dell’ovaio rappresenta nella donna la prima tra le neoplasie dell’apparato riproduttivo e la sua precoce identificazione risulta complessa a causa dell’assenza, nella maggior parte dei casi, di sintomatologia evidente e di marcatori tumorali specificamente identificabili. Il marcatore del tumore ovarico HE4 rappresenta invece un ottimo indice nella discriminazione tra cancro dell’ovaio, cisti o masse ovariche benigne e carcinoma endometriale.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per la ricerca di infezioni da Helicobacter pylori e per il monitoraggio, in caso di diagnosi precedentemente accertata, della terapia. Helicobacter pylori è un batterio Gram negativo che convive nello stomaco umano. Nonostante in molti casi la presenza di tale microorganismo sia silente, in alcune situazioni il microrganismo produce sostanze chimiche che inducono danno cellulare causando gastriti che sfociano spesso in ulcera gastrica e/o duodenale.
L’associazione del microrganismo con lesioni precancerose e cancerose come il carcinoma e il linfoma dello stomaco è assai elevata. La ricerca degli antigeni batterici nelle feci rappresenta un valido strumento diagnostico per la diagnosi di infezione.
Per l’esame si richiede la raccolta di un CAMPIONE DI FECI emesse in maniera spontanea, senza ausilio di purganti o lassativi e raccolte in un contenitore sterile.
L’esame consente di diagnosticare eventuali infezioni da Helicobacter pylori e per monitorare eventuale guarigione in seguito a terapia. L’Helicobacter pylori è un batterio Gram negativo spiraliforme che colonizza la mucosa gastrica potendo causare gastrite cronica e ulcera gastro-duodenale. È anche considerato un fattore di rischio per lo sviluppo del cancro gastrico e del linfoma gastrico.
L’esame viene effettuato tramite RACCOLTA DI ESPIRATO: il paziente viene fatto accomodare ed è invitato a soffiare fortemente attraverso una cannuccia in una provetta sterile per la raccolta. Dopo una ventina di minuti dall’assunzione di una soluzione contenente urea viene ripetuta la procedura di raccolta di espirato per ottenerne due campioni che verranno analizzati.
Per garantire accuratezza della diagnosi è consigliabile effettuare l’esame in seguito a sospensione da terapie antibiotiche, presentarsi a digiuno e non fumare la mattina dell’esame.
L’esame è utile per la diagnosi di patologia e il monitoraggio terapeutico in condizioni di sospetto o accertato contagio. Si conoscono due tipi di HIV, il tipo 1 (HIV 1) ed il tipo 2 (HIV 2) e lo screening per la ricerca degli anticorpi riguarda entrambi; se confermata la presenza degli anticorpi anti HIV 1/2 indica solo l’avvenuto contagio.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’HOMA index è un indice utilizzato per valutare l’insulino-resistenza (una condizione in cui l’insulina non riesce ad esercitare la sua azione per una carenza numerica o funzionale di recettori). E’ utile principalmente in pazienti obesi con diagnosi di iperglicemia e di sindrome metabolica.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per il monitoraggio dei processi emolitici. L’aptoglobina è una proteina sintetizzata dal fegato il cui compito è quello di catturare l’emoglobina eventualmente rilasciata in seguito ad una emolisi intravascolare e di riportarla al fegato, per impedire che possa danneggiare i reni; i valori di tale proteina diminuiscono nell’emolisi intravascolare e nelle insufficienze epatiche.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame viene eseguito principalmente come esame di prevenzione dello sviluppo del carcinoma cervicale. Il Papillomavirus Umano (HPV) è la causa del carcinoma del collo dell’utero, ma anche della maggior parte delle neoplasie anali e del cavo faringeo. L’infezione avviene quasi esclusivamente per via sessuale, anche se non mancano altre vie di trasmissione.
Esistono molti tipi di HPV, alcuni dei quali denominati ad alto rischio perché tipicamente coinvolti nella patogenesi del tumore e pertanto in caso di positività del test è utile indagare ulteriormente effettuando una geotipizzazione dell’HPV in modo da evidenziare infezioni di varianti ad alto rischio. Viene eseguito in struttura un PRELIEVO CERVICO-VAGINALE mediante ausilio di tampone.
E’ opportuno, al fine di garantire una maggiore precisione nella diagnosi, sospendere per almeno 48 ore trattamenti con ovuli e con lavande vaginali ed evitare rapporti sessuali. Il prelievo deve essere inoltre effettuato lontano dal ciclo mestruale preferibilmente la settimana precedente o quella successiva alle mestruazioni.
L’esame può essere eseguito anche per l’uomo attraverso un TAMPONE URETRALE; in questo caso è consigliabile non urinare nelle ore immediatamente precedenti il prelievo ed evitare di lavare i genitali nella mattina dell’esame.




ELENCO ESAMI - I -

L’esame consente di valutare e diagnosticare eventuale esposizione prolungata a idrocarburi aromatici policiclici, presenti in diversi processi industriali la cui esposizione prolungata può causare forte stress ossidativo e danno cromosomico nelle cellule.
Gli effetti di tali danni possono essere quantizzati con i dosaggio di 1-Idrossipirene in un CAMPIONE DI URINE.
L’esame è un indagine prenatale utile per diagnosticare precocemente iperplasia congenita surrenale (SAG), una patologia genetica che causa una iperproduzione di ormoni sessuali e che può manifestarsi con sintomi quali iperandrogenismo (virilizzazione)già evidenziabile nelle femmine dalla nascita con ambiguità dei genitali e in maschi nei primi anni di ivta attraverso un aumento patologico della velocità di crescita. La misura del 17 OHP nel sangue può essere utilizzato per aiutare nella diagnosi di SAG negli adolescenti e negli adulti che possono avere una forma più lieve o ad inizio tardivo.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per valutare l’evoluzione di patologie relative al riassorbimento osseo (osteoporosi, Paget) e per monitorare la risposta terapeutica a tali patologie. L’idrossiprolina costituisce il 10% circa del collagene e, dato che il collagene rappresenta la componente proteica dell’osso, la sua escrezione con le urine è direttamente proporzionale alla quantità di osso catabolizzata nel normale turnover di questo tessuto.
Per l’esame è richiesto UN CAMPIONE DI URINE RACCOLTE NELLE 24 ORE.
L’esame è utile per valutare l’evoluzione di patologie relative al riassorbimento osseo (osteoporosi, Paget) e per monitorare la risposta terapeutica a tali patologie. L’idrossiprolina costituisce il 10% circa del collagene e, dato che il collagene rappresenta la componente proteica dell’osso, la sua escrezione con le urine è direttamente proporzionale alla quantità di osso catabolizzata nel normale turnover di questo tessuto.
Per l’esame è richiesto UN CAMPIONE DI URINE RACCOLTE NELLE 24 ORE.
L’esame è utile come integrazione e approfondimento diagnostico in presenza di componente monoclonale rilevata all’elettroforesi; come esame iniziale in caso di ’immunodeficienza di IgA (prima della ricerca di anticorpi anti-gliadina ed anti-transglutaminasi di tipo IgA).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per la ricerca e determinazione degli antigeni provocanti lo stato allergico. Le immunoglobuline della classe E sono coinvolte nelle fasi iniziali delle reazioni allergiche; la presenza di IgE specificamente rivolte verso un determinato antigene permette di identificare la causa scatenante la reazione allergica e quindi di prevenire la stessa, evitando l’esposizione o vaccinando il soggetto in modo selettivo.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per confermare un sospetto stato allergico. Le immunoglobuline della classe E sono coinvolte nelle fasi iniziali delle reazioni allergiche; la presenza di IgE specificamente rivolte verso un determinato antigene permette di identificare la causa scatenante la reazione allergica e quindi di prevenire la stessa, evitando l’esposizione o vaccinando il soggetto in modo selettivo.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per la diagnosi di acromegalia, una patologia rara determinata dall’eccessiva produzione da parte dell’ipofisi dell’ormone della crescita (GH, Growth Hormone) che regola la produzione a livello del fegato e dei tessuti periferici di una proteina l’IGF-1 (Insulin-like Growth Factor-1).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile come approfondimento diagnostico in presenza di componente monoclonale rilevata all’elettroforesi delle sieroproteine. Le immunoglobuline della classe G sono gli anticorpi che predominano nel siero e sono particolarmente importanti nella difesa a lungo termine contro le infezioni; l’agente infettante, infatti, provoca, inizialmente, un aumento di anticorpi specifici di tipo IgM ai quali, successivamente, si sostituiranno gli ancora più specifici anticorpi di tipo IgG.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per indagare eventuali disturbi (di natura non allergica e non correlati a celiachia) correlati al consumo di particolari alimenti. Nel siero possono essere presenti immunoglobuline della classe G (IgG-4) che reagiscono con specifici estratti di alimenti e questo è stato correlato ad una serie di sintomi che caratterizzano la cosiddetta intolleranza alimentare (gonfiore addominale, difficoltà di digestione e di perdita di peso, stitichezza, flautolenza etc). Con il test relativo alle intolleranze alimentari è possibile testare uno spettro piu’ o meno ampio di alimenti per i quali si possono avere predisposizioni di intolleranza.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile come approfondimento diagnostico in caso di evidente componente monoclonale evidenziata dall’elettroforesi. Le immunodeficienze con iper-IgM sono un gruppo di malattie genetiche caratterizzate da un valore normale o elevato di immunoglobuline di tipo M (IgM), mentre le altre classi di immunoglobuline (IgA e IgG) sono fortemente ridotte e si manifestano principalmente con un’aumentata suscettibilità alle infezioni da parte di batteri e alcuni virus. Le immunoglobuline della classe M sono attive contro gli antigeni dei gruppi sanguigni e sono i primi anticorpi ad apparire in risposta ad uno stimolo antigenico per essere poi sostituiti, nel tempo, dagli anticorpi di tipo IgG.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile come indagine in situazioni di amenorrea, di insufficienza ovarica prematura (menopausa precoce) e di infertilità maschile e per la diagnosi della sindrome dell’ovaio policistico. L’Inibina b agisce da forte inibitore dell’ormone FSH (follicle-stimulating hormone) il cui ruolo è quello di stimolare l’ovulazione nella donna e la spermatogenesi nell’uomo. Per questo motivo alti livelli di Inibina B si traducono nell’uomo con una scarsa o assente spermatogenesi ( e quindi con possibile sterilità maschile) e nella donna con un’alterata maturazione follicolare.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per la diagnosi di numerose patologie e per la conferma di diagnosi di insulino resistenza. L’insulina viene secreta dalle cellule Beta del pancreas endocrino in risposta allo stimolo indotto dal glucosio o dal glucagone e ha il ruolo principale di garantire l’immagazzinamento cellulare del glucosio sottoforma di glicogeno. Per la sua azione l’insulina deve riconoscere e legare specifici recettori presenti sulla membrana delle cellule, in condizioni di insulino-resistenza tali recettori risultano diminuiti oppure non funzionalmente attivi.
Aumenti dell’insulina sono riscontrati nelle seguenti condizioni: insulinoma, epatopatie, acromegalia, sindrome di Cushing, obesità. Diminuzioni dell’insulina, a parte i diabetici insulino-dipendenti (tipo I) sono riscontrabili nell’ipopituitarismo.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Il test consente di verificare la presenza di anticorpi anti-insulina che possono facilmente formarsi nei pazienti diabetici trattati con insulina (esogena). In caso di presenza di tali anticorpi diviene difficile effettuare un dosaggio dell’insulina per il paziente per cui, per valutare la funzionalità residua delle cellule Beta, si ricorre al dosaggio del peptide C.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Il test consente di verificare la presenza di anticorpi anti-insulina che possono facilmente formarsi nei pazienti diabetici trattati con insulina (esogena). In caso di presenza di tali anticorpi diviene difficile effettuare un dosaggio dell’insulina per il paziente per cui, per valutare la funzionalità residua delle cellule Beta, si ricorre al dosaggio del peptide C.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per diagnosticare una sospetta intolleranza al lattosio. Nella maggior parte dei casi tra i 2-3 anni di età inizia una riduzione dell’attività dell’enzima lattasi ( enzima responsabile della digestione, a livello intestinale, del lattosio) e tra i 5-10 anni l’attività di tale enzima risulta completamente inattivata.
Qualora sia presente una mutazione tale da causare la competa assenza dell’attività dell’enzima lattasi, l’ingestione di lattosio può tradursi con sintomi gravi e prolungati quali flatulenza, meteorismo, crampi, diarrea,capogiri, insonnia, irritazioni cutanee.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.




ELENCO ESAMI - K -

L’esame è utile principalmente per valutare la corretta funzionalità renale. Il potassio è un minerale presente in molti alimenti, necessario all’organismo per svolgere alcune importanti funzioni vitali tra cui l’attività muscolare (inclusa quella cardiaca) e il drenaggio dei liquidi. In diversi disturbi delle ghiandole surrenali, ad esempio nella sindrome di Cushing, le ghiandole surrenali producono troppo cortisolo, un ormone che induce i reni ad eliminare grandi quantità di potassio.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.




ELENCO ESAMI - L -

Gli anticorpi circolanti di tipo lupico (LAC) sono un gruppo di anticorpi che provocano un allungamento del tempo di coagulazione dipendente dai fosfolipidi. L’esame è indicato in caso di tromboembolismo venoso o arterioso e di aborti spontanei ricorrenti in particolar modo al secondo e terzo trimestre.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per identificare e localizzare la presenza e la severità di un danno tissutale improvviso. L’utilizzo di tale indicatore tuttavia è fortemente diminuita, in quanto in precedenza era quasi sempre dosato, insieme a CK e CK-MB, per diagnosticare e monitorare un infarto miocardico.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE.
L’esame è utile per ricercare eventuali cause di amenorrea e menopausa precoce, di infertilità maschile e femminile. E’ inoltre utilizzato come dosaggio ormonale per identificare il periodo ovulatorio. Le gonadotropine sono ormoni in grado di regolare l’attività delle gonadi o, più semplicemente, le funzioni degli organi riproduttivi maschili e femminili. Le gonadotropine più conosciute sono due, chiamate, rispettivamente, LH (ormone luteinizzante) e FSH (ormone follicolo stimolante). Nella femmina, l’LH stimola l’ovulazione, la formazione del corpo luteo e la produzione di progesterone e di estrogeni; nel maschio stimola la produzione di testosterone.
Per il dosaggio di LH è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per monitorare la concentrazione di litio nel sangue in caso si trattamento terapeutico o per rilevare livelli tossici di litio ematici. Nelle fasi iniziali della terapia può essere richiesto un dosaggio frequente di litio ematico per poter procedere ad una corretta stesura del piano terapeutico.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile, correlato ad altri test lipidici, come screening selettivo di fattori di rischio per la malattia coronarica e per la malattia vascolare cerebrale. Tale esame è spesso richiesto in pazienti che hanno una storia familiare di malattia coronarica prematura o su pazienti che presentano malattie cardiache e malattie vascolari.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per indagare e diagnosticare diverse patologie pancreatiche e per i monitoraggi di pancratiti acute e croniche già diagnosticate in precedenza. La Lipasi è uno degli enzimi prodotti dal pancreas presente a livello ematico in scarse concentrazioni in condizioni normali. In seguito a danno delle cellule pancreatiche, come succede nella pancreatite, o in caso di ostruzione del dotto pancreatico (per calcoli o raramente per cancro del pancreas), viene riversata in circolo una maggior quantità di lipasi, per cui aumenta la sua concentrazione ematica.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per ricercare la causa di poliabortività e per completare il quadro clinico in caso di sospetta sindrome antifosfolipidi o di prolungato tempo di tromboplasitna partiale (PTT). L’esame del Lupus Anticoagulante (LA) viene utilizzato per aiutare a capire la causa di una trombosi inspiegabile, poliabortività, o un test PTT allungato. Può essere richiesto insieme agli anticorpi anticardiolipina e anti-beta2-glicoproteina 1 per verificare la sindrome antifosfolipidi.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.




ELENCO ESAMI - M -

L’esame è utile per accertare ed indagare sospetti disordini del metabolismo del magnesio (ipo- ipermagnesiemia), ione importante nella regolazione dell’attività elettrica delle membrane cellulari e cofattore di molte reazioni cellulari all’interno della cellula. Per il dosaggio sierico del magnesio è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE ed osservare un DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
In alternativa è possibile dosare il magnesio escreto attraverso le urine esibendo un CAMPIONE DI URINE RACCOLTE NELLE 24 ORE.
L’esame è necessario per la diagnosi di infezione e per il monitoraggio della terapia per l’Epatite B, come esame utile per verificare l’avvenuta immunizzazione e/o vaccinazione, come quadro preventivo di infezioni da eseguire in gravidanza e prima del parto. Il virus dell’epatite B (HBV) si trasmette mediante contatto diretto con il sangue o con altri fluidi corporei principalmente attraverso trasfusioni di sangue, punture di ago, contatto diretto con ferite aperte, rapporti sessuali e passaggio dalla madre al neonato al momento della nascita.
L’infezione da Epatite B causa una sensazione generale di malessere, febbre, gastroenterite e ittero e può determinare epatite itterica, epatite itterica subclinica, epatite fulminante o epatite cronica persistente; inoltre se l’infezione da HBV diventa cronica può facilmente causare sviluppo del carcinoma epatocellulare.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per la diagnosi di metaemoglobinemie congenite e acquisite. La metaemoglobina deriva dal processo di ossidazione del ferro contenuto nell’emoglobina; questa trasformazione rende la la metaglobina, a differenza dell’emoglobina, incapace di cedere ossigeno ai tessuti.
Un incremento della concentrazione di metaemoglobina in rapporto all’emoglobina totale causa fenomeni d’ipossia tessutale associata a sintomi quali ipotensione, cefalea, nausea, alterazioni del sistema nervoso centrale e coma. La metaemoglobinemia può essere dovuta a cause congenite che determinano o un’alterata struttura della globina o un deficit dell’enzima metemoglobina-reduttasi che riconverte il ferro trivalente nella forma bivalente.
Più frequenti sono le metaemoglobinemie da esposizione professionale poiché numerosi composti di uso industriale (anilina, nitrobenzene, fenoli, nitrocomposti ecc.) agiscono come agenti ossidanti.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame viene effettuato per evidenziare l’esposizione professionale ad alcool metilico, prodotto ampiamente utilizzato in ambito industriale: nell’industria di vernici come solvente e diluente, nell’industria farmaceutica e nell’industria chimica nei processi di sintesi. L’intossicazione da metanolo determina acidosi, danni oculari e neurologici. L’intossicazione acuta non trattata può risultare mortale.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELEVO DI SANGUE o esibire UN CAMPIONE DI URINE. NON E’ RICHIESTO DIGIUNO.
Il dosaggio dei valori di Albumina si rende necessario per la valutazione funzionalità renale e l’identificazione di eventuali alterazioni e patologie.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE. In alternativa è possibile eseguire tale dosaggio in una CAMPIONE DI URINE raccolte nelle 24 ore.
Gli Anticorpi Anti Mitocondrio (AMA) sono un test per patologie autoimmuni, cirrosi biliare primaria, epatite cronica attiva, lupus eritematoso, anemia perniciosa, artrite reumatoide, morbo di Addison.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per garantire la diagnosi differenziale di Borreliosi di Lyme, un’infezione che può colpire diversi organi, come la pelle, il sistema nervoso, le articolazioni maggiori e il sistema cardiovascolare. Sebbene i batteri agenti della malattia di Lyme inducano una vigorosa risposta immunitaria, le spirochete sopravvivono e persistono nel sistema circolatorio dei soggetti infettati. La Borreliosi di Lyme ha generalmente un decorso clinico definito da una successione di stadi che vanno dalla lesione della pelle a livello del morso della zecca a infezioni disseminate anche neurologiche e ad artrite che si possono osservare anche anni dopo l’infezione.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per evidenziare eventuali mutazioni genetiche nel pannello trombofilico. La proteina MTHFR è l’enzima maggiormente impiegato nel catabolismo e nell’eliminazione dell’omocisteina, un aminoacido normalmente presente nel siero la cui aumentata concentrazione può causare aumentato rischio di malattia cardiovascolare, di demenza senile, di ritardo mentale nei bambini e di rischio di malformazioni del feto in gravidanza.
Per l’esame è richiesto un PRELIEVO DI SANGUE e non è necessario il digiuno.
L’alfa-1-glicoproteina acida è una mucoproteina prodotta nel fegato che aumenta nelle infiammazioni acute. Il suo dosaggio consente di identificare sospette reazioni acute (flogosi) dell’organismo in risposta a stimoli dannosi che possono essere irritativi, allergici o infettivi.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’indagine è un esame di tipo genetico utile per ricercare cause di infertilità di coppia, per lo screening precedente tecniche di fecondazione medicalmente assistita e per indagini successive ad episodi di poliabortività. La fibrosi cistica (FC) è una grave malattia ereditaria causata da mutazioni del DNA a carico del gene CFTR (Cystic Fibrosis Transmembrane Regulator), per la manifestazione patologica entrambe le copie del gene CFTR risultano mutate (omozigosi recessiva) e quindi entrambi i genitori manifestano la mutazione in eterozigosi (sono portatori sani della mutazione).
Per l’esame è richiesta la prenotazione ed è necessario eseguire un PRELEVO DI SANGUE. NON E’ RICHIESTO DIGIUNO.
L’esame è utile principalmente per la diagnosi dell’epatite autoimmune di tipo 1 ma può permettere di diagnosticare la cirrosi biliare primitiva, cirrosi alcolica, epatite virale, altre patologie autoimmuni.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per diagnosticare eventuale infezione da Mycoplasma Pneumoniae, agente patogeno responsabile di numerose manifestazioni cliniche che vanno da forme completamente asintomatiche a polmoniti interstiziali impegnative. Durante l’infezione acuta nell’individuo si evidenzia un innalzamento degli anticorpi specifici di classe M (IgM), seguito dall’aumento delle IgG, che permangono tutta la vita.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame viene utilizzato in caso di infezioni alle vie genitali probabilmente riconducibili ad infezioni da Mycoplasma.
L’esame può essere eseguito su TAMPONE URETRALE, TAMPONE CERVICALE, TAMPONE VAGINALE, SU CAMPIONE DI URINE E SU LIQUIDO SEMINALE. Salvo diversa indicazione medica è consigliabile effettuare l’esame lontano da terapia antibiotica e da ciclo mestruale, evitare lavande vaginali i giorni precedenti l’esame e i rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti la raccolta del campione.




ELENCO ESAMI - N -

L’esame è utile principalmente per valutare la corretta funzionalità renale. Il sodio è il principale elettrolita extracellulare e contribuisce al mantenimento del volume di liquido all’interno ed all’esterno della cellula. La concentrazione extracellulare del sodio è mantenuta per mezzo di un sistema di trasporto attivo (la pompa sodio/potassio) che lo trasporta all’esterno della membrana facendo rientrare il potassio. A livello renale il sodio escreto con le urine riflette la quota introdotta.
Per l’esame è necessario un PRELIEVO DI SANGUE E sottoporsi ad un DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE. In alternativa è possibile dosare il sodio urinario esibendo un CAMPIONE DI URINE RACCOLTO NELLE 24 ORE.
L’esame è utile per confermare una sospetta infezione gonococcica. Il Gonococco (Neisseria gonorrhoeae) è un batterio trasmesso sessualmente che causa nell’uomo, dopo un breve periodo di incubazione di 1 -7 giorni, un’uretrite acuta caratterizzata da un’abbondante secrezione muco-purulenta mentre nella donna solitamente le infezioni sono asintomatiche.
L’esame può essere eseguito su TAMPONE URETRALE, TAMPONE CERVICALE, TAMPONE VAGINALE, SU CAMPIONE DI URINE E SU LIQUIDO SEMINALE. Salvo diversa indicazione medica è consigliabile effettuare l’esame lontano da terapia antibiotica e da ciclo mestruale, evitare lavande vaginali i giorni precedenti l’esame e i rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti la raccolta del campione.
L’esame consente di diagnosticare un’eventuale eccessiva esposizione al nickel, metallo normalmente presente in tracce nell’organismo e utile nel metabolismo ormonale e come cofattore enzimatico. Elevata esposizione ed inalazione al nickel contenuto in polveri e fumi espone il soggetto a disturbi respiratori, edema polmonare, alterazioni del Sistema Nervoso Centrale e, nei casi piu’ gravi, tumore polmonare.L’esposizione professionale si esplica attraverso l’inalazione di polveri e fumi contenenti questo metallo. L’intossicazione acuta si manifesta con disturbi respiratori fino all’edema polmonare, e dermatiti.L’intossicazione cronica può essere cancerogena (tumore polmonare).
Per l’esame è necessario un PRELIEVO DI SANGUE e non è necessario il digiuno.
L’esame è utile per confermare la diagnosi o identificare l’insorgenza si recidive in pazienti affetti da cancro del polmone a piccole cellule o da neuroblastoma e può essere effettuato anche per il monitoraggio della terapia.
L’Enolasi è un enzima coinvolto nel metabolismo del glucosio i cui livelli ematici aumentano in caso di cancro del polmone a piccole cellule e di neuroblastoma.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Le malattie autoimmuni sistemiche sono patologie legate ad una imperfetta regolazione dei meccanismi di controllo della tolleranza immunitaria e caratterizzate dalla produzione di anticorpi diretti contro tessuti che non sono più riconosciuti come propri. Gli ANA sono autoanticorpi diretti contro i costituenti del nucleo cellulare. La determinazione di Anticorpi Anti-nucleo consente di diagnosticare malattie autoimmuni sistemiche.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE




ELENCO ESAMI - O -

L’esame è utile per la diagnosi di osteopatia e per il monitoraggio terapeutico. L’Osteocalcina,rappresenta un importante costituente dell’osso ed è probabilmente coinvolta nel processo di mineralizzazione delle ossa. Livelli aumentati di osteocalcina si osservano in diverse patologie ossee (morbo di Paget, cancro associato a metastasi ossee, iperparatiroidismo primario e osteodistrofia renale).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE
L’Oxcarbazepina è un farmaco antiepilettico con pochi effetti collaterali e ben assorbito a livello gastro-intestinale. Allo scopo di valutare l’efficacia e la tollerabilità del farmaco si effettua il monitoraggio dei parametri ematologici attraverso un prelievo di sangue.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per valutare il rischio di coronaropatia e trombosi; è inoltre eseguito frequentemente in gravidanza per prevenire rischi di aborto spontaneo e di malformazione fetale.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’ormone adrenocorticotropo (ACTH) è un ormone polipeptidico prodotto nella ghiandola pituitaria e necessario per stimolare la produzione di steroidi da parte della corteccia surrenalica. Alterazioni dei valori di tale ormone possono condurre alla diagnosi di varie patologie quali Malattia di Cushing, Sindrome di Cushing, malattia di Addison, insufficienza surrenalica secondaria, ipopituitarismo.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame viene richiesto allo scopo di valutare la funzionalità ovarica e la fertilità nella donna, nella diagnosi della sindrome da ovaio policistico (PCOS) o di menopausa precoce o per determinare l’efficacia del trattamento per il cancro ovarico.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame rappresenta una delle indagini ormonali maggiormente eseguite nella donna, consente di evidenziare la fase del ciclo mestruale ed in particolare la fase ovulatoria. E’ utilizzato inoltre per diagnosticare eventuali cause di amenorrea, di pubertà precoce e di menopausa. Nell’uomo il dosaggio del FSH è richiesto principalmente in caso di sterilità o di alterata spermatogenesi.
L’ormone follicolo-stimolante (FSH) è prodotto dall’ipofisi ed è una gonadotropina. La sua attività è, infatti, legata al corretto funzionamento delle gonadi. Nell’uomo, a livello dei tubuli seminiferi del testicolo, stimola la produzione degli spermatozoi (spermatogenesi) e permette il mantenimento delle concentrazioni di testosterone ottimali per la maturazione degli spermatozoi.
Nella donna fertile, l’ormone follico-stimolante controlla principalmente la maturazione del follicolo stesso ed insieme all’ormone luteinizzante (LH) stimola la produzione di estrogeni. Gli estrogeni così prodotti permettono a loro volta il controllo delle concentrazioni di FSH ed LH: questo meccanismo di regolazione non sussiste dopo la menopausa.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per ricercare eventuali cause di amenorrea e menopausa precoce, di infertilità maschile e femminile. E’ inoltre utilizzato come dosaggio ormonale per identificare il periodo ovulatorio. Le gonadotropine sono ormoni in grado di regolare l’attività delle gonadi o, più semplicemente, le funzioni degli organi riproduttivi maschili e femminili.
Le gonadotropine più conosciute sono due, chiamate, rispettivamente, LH (ormone luteinizzante) e FSH (ormone follicolo stimolante). Nella femmina, l’LH stimola l’ovulazione, la formazione del corpo luteo e la produzione di progesterone e di estrogeni; nel maschio stimola la produzione di testosterone.
Per il dosaggio di LH è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame può essere utile nella diagnosi di nanismo ed è solitamente richiesto in condizioni di crescita corporea ritardata nel bambino anche se scompensi di tale ormone possono essere riscontrati anche nell’adulto con sintomatologia differente (riduzione massa muscolare, fragilità ossea, sensazione affaticamento).
Il GH (Growth hormone), conosciuto anche come ormone della crescita, somatotropina od ormone somatotropo (STH), è un peptide prodotto dalla ghiandola pituitaria (ipofisi). Durante l’adolescenza i livelli plasmatici di GH aumentano notevolmente, stimolando la crescita staturale. Un deficit di GH nel bambino compromette la crescita corporea (nanismo ipofisario) e lo sviluppo di genitali e tratti somatici.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile nella diagnosi e nella determinazione di disfunzioni tiroidee. Il TSH è un ormone secreto dall’ipofisi anteriore che agisce stimolando la tiroide nei suoi vari aspetti funzionali, dalla iodocaptazione fino alla liberazione degli ormoni tiroidei T3 e T4 in circolo. La secrezione di TSH è stimolata dal TRH secreto dall’ipotalamo ed inibita dagli ormoni tiroidei circolanti. La determinazione del TSH è senz’altro l’esame più appropriato per uno screening della funzionalità tiroidea.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’acido ossalico è un fattore presente in numerosi alimenti, fra cui spinaci, rabarbaro, cereali integrali e cavoli. Una volta ingerito si combina con diversi minerali (ferro, magnesio e soprattutto il calcio) formando dei sali, detti ossalati, che ne impediscono l’assorbimento.
Per questa loro capacità di ridurre i minerali a disposizione dell’organismo, gli ossalati favoriscono l’instaurarsi di stati da carenza (osteoporosi, anemie ecc.). Combinandosi col calcio, l’acido ossalico dà origine all’ossalato di calcio, un sale insolubile che tende a precipitare sotto forma di cristalli e ad accumularsi nelle vie urinarie (calcoli renali). Quando queste formazioni dure e cristalline raggiungono dimensioni significative, insorgono disturbi come irritazione alle vie urinarie, ematuria (presenza di sangue nelle urine) e danni renali.
Sono a rischio anche i lavoratori esposti a sostanze che lo contengono (detergenti, sbiancanti) e può ritrovarsi come metabolita dopo esposizione a glicole etilenico (antigelo). L’acido ossalico viene eliminato per via renale e tende facilmente a precipitare dando luogo, se in eccesso, a depositi di ossalato di calcio con nefropatia tubulo-interstiziale, nefroalcinosi, calcolosi renale.
Per l’esame è richiesta la RACCOLTA DI URINE NELLE 24 ORE.
L’esame è utile per ricercare eventuali infezioni da ossiuri (enterobius vermicularis),i cosi detti vermi dei bambini. Gli ossiuri si localizzano nell’intestino crasso e le femmine depositano migliaia di uova nella zona perianale causando prurito.
Per l’esame e la ricerca delle uova dei parassiti si effettua il cosiddetto SCOTCH TEST applicando sulla zona perianale una striscia si nastro adesivo trasparente da lasciare in posa per tutta la notte. Il mattino seguente il nastro adesivo deve essere rimosso e fatto aderire ad un vetrino per procedere all’osservazione al microscopio in laboratorio.




ELENCO ESAMI - P -

L’esame è utile come esame di screening preventivo del carcinoma uterino causato da papilloma virus.
A causa del papillomavirus, l’epitelio della cervice uterina può andare incontro ad una serie di alterazioni che possono portare al carcinoma.
L’esame microscopico delle cellule epiteliali, prelevate mediante tampone, (Pap-Test) permette di identificare le cellule atipiche e, sulla base del grado di atipicità di queste ultime, di stimare indirettamente il livello di danno tissutale.
Per l’esame è NECESSARIA LA PRENOTAZIONE. Viene eseguito in struttura un PRELIEVO CERVICO-VAGINALE mediante ausilio di tampone. E’ opportuno, al fine di garantire una maggiore precisione nella diagnosi, sospendere per almeno 48 ore trattamenti con ovuli e con lavande vaginali ed evitare rapporti sessuali. Il prelievo deve essere inoltre effettuato lontano dal ciclo mestruale preferibilmente la settimana precedente o quella successiva alle mestruazioni.
L’esame viene eseguito principalmente come esame di prevenzione dello sviluppo del carcinoma cervicale.
Il Papillomavirus Umano (HPV) è la causa del carcinoma del collo dell’utero, ma anche della maggior parte delle neoplasie anali e del cavo faringeo. L’infezione avviene quasi esclusivamente per via sessuale, anche se non mancano altre vie di trasmissione.
Esistono molti tipi di HPV, alcuni dei quali denominati ad alto rischio perché tipicamente coinvolti nella patogenesi del tumore e pertanto in caso di positività del test è utile indagare ulteriormente effettuando una geotipizzazione dell’HPV in modo da evidenziare infezioni di varianti ad alto rischio. Viene eseguito in struttura un PRELIEVO CERVICO-VAGINALE mediante ausilio di tampone. E’ opportuno, al fine di garantire una maggiore precisione nella diagnosi, sospendere per almeno 48 ore trattamenti con ovuli e con lavande vaginali ed evitare rapporti sessuali. Il prelievo deve essere inoltre effettuato lontano dal ciclo mestruale preferibilmente la settimana precedente o quella successiva alle mestruazioni.
L’esame può essere eseguito anche per l’uomo attraverso un TAMPONE URETRALE; in questo caso è consigliabile non urinare nelle ore immediatamente precedenti il prelievo ed evitare di lavare i genitali nella mattina dell’esame.
L’esame è utile in caso di sospetto iper- o ipo-paratiroidismo per confermarne la diagnosi e definire la terapia. Il paratormone è un ormone prodotto dalle paratiroidi, la cui funzione è quella di garantire l’omeostasi del calcio e del fosforo plasmatico; in particolare, il PTH stimola il riassorbimento osseo, un aumento dell’escrezione dei fosfati e del riassorbimento del calcio a livello renale, ed un aumento dell’assorbimento intestinale del calcio attraverso la stimolazione della sintesi della vitamina D1,25(OH) a livello renale.
Per il dosaggio del Paratormone è necessario eseguire UN PRELIEVO DI SANGUE ED ESSERE A DIGIUNO PER ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per accertare una sospetta infezione da Parvovirus B19. Il Parvovirus B19 è l’unico Parvovirus con un ruolo patogeno per l’uomo.
Le infezioni sostenute dal Parvovirus B19 innescano un’eruzione cutanea tipicamente infantile, nota come quinta malattia, eritema infettivo o malattia della guancia schiaffeggiata (in riferimento ai tipici segni cutanei che contraddistinguono l’infezione). L’iniziale attacco del Parvovirus B19 conferisce un’immunità permanente. In genere, le infezioni tendono a risolversi entro un breve periodo.
Il virus si trasmette principalmente per via aerea ma anche attraverso trasfusioni di sangue infetto, trapianto di midollo osseo o per via materno-fetale.
Il Parvovirus B19 presenta un tempo d’incubazione stimato intorno i 13-18 giorni: l’infezione è contagiosa fino alla comparsa dell’eruzione cutanea.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE ed essere a digiuno per almeno 8 ore.
L’esame è utile per valutare l’esposizione professionale al piombo.
Il piombo è un metallo che trova largo impiego nell’industria (produzione di leghe metalliche, nei coloranti, nelle batterie) che penetra nell’organismo per via respiratoria o digestiva sotto forma di polveri o fumi. L’intossicazione può causare danni ematologici (anemia saturnina), renali (nefropatia cronica), nervosi (encefalopatia).
Per l’esame è necessario un PRELIEVO DI SANGUE, non è necessario il digiuno.
L’esame è utile per la ricerca e la diagnosi di patologie tromoboemolitiche e disturbi nella coagulazione.
La proteina C è una proteina sintetizzata dal fegato in risposta alla vitamina k che ha un potente ruolo di inibitore della coagulazione.
Tassi diminuiti della PC possono essere acquisiti (insufficienza epatica, tumori, coagulazione intravascolare, decorso post-operatorio) o congeniti (trasmissione autosomica dominante). Una carenza di PC può essere responsabile di fenomeni tromboembolici.
Per l’esame è richiesto un PRELIEVO DI SANGUE ed è necessario essere a digiuno da almeno 8 ore.
L’esame è utile per accertare e diagnosticare una sospetta infezione batterica.
La proteina C reattiva è una proteina funzionalmente analoga alle immunoglobuline di classe G (IgG) dalle quali si differenzia per non essere specificamente rivolta verso un determinato antigene; è prodotta principalmente nel fegato in risposta a stimoli quali antigeni batterici e fungini e immunocomplessi, ma anche in seguito a traumi.
È necessario andare a rilevare la presenza di questa proteina quando si sospetta che ci sia un processo infiammatorio nel nostro corpo, che può essere provocato da una malattia sistemica, da un’infezione, o da disturbi a carico dal cuore.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE ed essere a digiuno da almeno 8 ore.
L’esame consente di valutare la funzione residua delle cellule Beta in pazienti diabetici trattati con insulina esogena.
Infatti nei pazienti insulinodipendenti, il dosaggio ematico del peptide C permette di valutare quanta insulina viene prodotta dall’organismo, poiché quella esogena (iniettata) è priva del peptide di coniugazione.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE. E’ inoltre possibile eseguire il dosaggio del Peptide C esibendo un CAMPIONE di URINE.
L’esame è utile per la diagnosi di Piastrinopenie immuni, patologie caratterizzate da una diminuzione del numero di pastrine circolanti non associato ad ulteriori variazioni nell’esame emocitometrico. Questa malattia può essere accompagnata o meno da sintomi emorragici con conseguente diversa severità dei sintomi.
La piastrinopenia è determinata dalla presenza di anticorpi che aderendo alla superficie delle piastrine, ne facilitano la distruzione da parte della milza come s e esse fossero corpi estranei.
Per l’esame è richiesto un PRELIEVO DI SANGUE ed è necessario essere a digiuno da almeno 8 ore.
L’esame è utile in previsione di tecniche di fecondazione assistita o in caso di sterilità nella coppia ed è utile per individuare carenza dell’enzima piruvato-chinasi (PK) trasmetti bile alla progenie come carattere autosomico recessivo (può essere trasmessa ai figli anche qualora i genitori non manifestino sintomi della patologia):
La carenza di piruvato-chinasi causa anemia emolitica con differenti livelli di sintomatologia e gravità.
Per l’esame è richiesto un PRELIEVO DI SANGUE ed è necessario essere a digiuno da almeno 8 ore.
L’esame è utile principalmente per valutare la corretta funzionalità renale.
Il potassio è un minerale presente in molti alimenti, necessario all’organismo per svolgere alcune importanti funzioni vitali tra cui l’attività muscolare (inclusa quella cardiaca) e il drenaggio dei liquidi.
In diversi disturbi delle ghiandole surrenali, ad esempio nella sindrome di Cushing, le ghiandole surrenali producono troppo cortisolo, un ormone che induce i reni ad eliminare grandi quantità di potassio.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per evidenziare eventuali deficit dei fattori della coagulazione (XII, XI, X, IX, VIII, V, II), per diagnosticare eventuale insufficienza epato-biliare, e per monitorare e dosare la terapia con eparina ed anticoagulanti.
II tempo di tromboplastina parziale è il tempo necessario affinché si formi il coagulo di fibrina dopo aggiunta di ioni calcio e di reagente fosfolipidico. Il PTT misura la via intrinseca (fattori XII, XI, IX e VIII) e la via comune (fattori V, II, X) della coagulazione.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per confermare un sospetto stato allergico. Le immunoglobuline della classe E sono coinvolte nelle fasi iniziali delle reazioni allergiche; la presenza di IgE specificamente rivolte verso un determinato antigene permette di identificare la causa scatenante la reazione allergica e quindi di prevenire la stessa, evitando l’esposizione o vaccinando il soggetto in modo selettivo.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per la diagnosi e tipizzazione dei tumori ipofisari; verifica della completezza dell’ipofisectomia. La prolattina (PRL) è un ormone, normalmente prodotto dall’ipofisi, che ha la funzione di stimolare la produzione di latte nelle donne gravide e di impedire un’ulteriore gravidanza durante le prime fasi dell’allattamento.
L’iperprolattinemia è quella condizione caratterizzata da valori ematici di prolattina superiori alla norma. Tale condizione spesso si accompagna ad anovularietà e disturbi del ciclo mestruale (nella donna) ed a perdita della libido e della potenza (nell’uomo).
La prolattina aumenta fisiologicamente, negli adulti, durante il sonno (con un picco nelle prime ore del mattino), lo stress e l’esercizio fisico; nelle donne aumenta in gravidanza, dopo il coito e durante l’allattamento.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE. E’ spesso utile ripetere il prelievo di sangue per il dosaggio della prolattina a tempi successivi in modo da evitare di ottenere valori falsati da condizioni fisiologiche non ottimali.
Il 17 idrossiprogesterone (17-OHP) è un test neonatale per rilevare iperplasia congenita surrenale (SAG), un gruppo di disordini ereditari causati da mutazioni geniche specifiche ed è frequentemente associato con deficienze dell’enzima cortisolo.
Ciò può determinare un eccesso di sintesi di ormoni sessuali e, di conseguenza, la comparsa di segni di iperandrogenismo (virilizzazione) che, nei neonati di sesso femminile, si può manifestare, già alla nascita, con ambiguità genitali mentre nei maschi si manifesta clinicamente solo in un periodo successivo, ovvero nei primi anni di vita, attraverso un aumento patologico della velocità di crescita.
La misura del 17 OHP nel sangue può essere utilizzato per aiutare nella diagnosi di SAG negli adolescenti e negli adulti che possono avere una forma più lieve o ad inizio tardivo.
Per l’esame è necessario eseguire unPRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per diagnosticare la malattia tromboembolica. In alcuni pazienti è presente una variazione (geneticamente determinata dal fattore V della coagulazione-fattore V di Leiden) che ostacola l’attività anticoagulante della proteina C (proteina normalmente impegnata, insieme alla proteina S, a regolare i normali processi di coagulazione del sangue): proprio per evidenziare queste situazioni è necessario l’esame della Resistenza alla Proteina C Attivata (aPCR).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per rilevare e diagnosticare eventuali difetti nei processi di coagulazione. La proteina S è una proteina anticoagulante vitamina K dipendente, sintetizzata dal fegato. La sua attività anticoagulante si esplica favorendo, come cofattore, l’azione dell’altra proteina del sistema anticoagulante: la proteina C.
La proteina S è presente nel plasma sia in forma libera che legata a proteine. Solo la proteina S libera è funzionalmente attiva.
Il dosaggio permette l’identificazione di deficit acquisiti (insufficienza epatica, trattamento anticoagulante, gravidanza, terapia estro-progestinica, CID) e congeniti (trasmissione autosomica dominante).
La carenza di proteina S è generalmente associata ad un aumentato rischio di eventi tromboembolici.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame ha il principale scopo di evidenziare le gammapatie monoclonali (evidenziabili con picchi in corrispondenza delle zone gamma) correlabili principalmente a disordini caratterizzati dalla proliferazione di un clone di plasmacellule (es. mielomi, macroglobulinemia).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per definire l’assetto proteico completo e per valutare la corretta funzionalità renale. Il dosaggio delle proteine totali rappresenta la somma di tutte le proteine presenti nel siero ed è effettuato in associazione alla elettroforesi delle proteine per stimarne la concentrazione a partire dalle percentuali relative.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE
L’esame è utile per indagare eventuali patologie in caso di evidenziata presenza di componente monoclonale emersa all’elettroforesi delle proteine. Il test serve a identificare la componente (gammaglobulina) monoclonale rilevata all’elettroforesi; ogni gammaglobulina è formata da una doppia catena leggera che può essere di due tipi (cappa o lambda) e da una doppia catena pesante che può essere di cinque tipi (A, G, M, D, E).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE. In alternativa l’esame può essere eseguito anche esibendo un CAMPIONE DI URINE.
L’esame è utile per la diagnosi e la prevenzione del tumore alla prostata. L’analisi dei valori del Free-PSA è un esame del sangue in grado di valutare i livelli dell’Antigene Prostatico Specifico Libero (in inglese Free Prostate Specific Antigen), una glicoproteina presente nel sangue in forma libera che viene sintetizzata dalle cellule della prostata.
L’analisi dei valori free-PSA viene eseguito per confermare o meno la presenza di un tumore alla prostata ipotizzato attraverso altri esami, primo fra tutti il testo relativo ai valori del PSA.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Il test per il dosaggio del PSA (antigene prostatico specifico, proteina prodotta dalla prostata e presente normalmente nello sperma) è un esame usato principalmente come screening per il tumore della prostata. I livelli circolanti di antigene prostatico possono infatti aumentare sensibilmente in caso di tumore alla prostata ma anche in altre condizioni come infiammazione e ingrossamento prostatico.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile principalmente per valutare la funzionalità epatica. La colinesterasi infatti è un enzima epatico che idrolizza la acetilcolina ed altri esteri della colina. La sua concentrazione sierica aumenta in condizioni di patologie epatiche.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per la diagnosi di eventuali patologie della coagulazione e per il dosaggio di terapie con anticoagulanti. Il tempo di protrombina (P.T.) è il più diffuso test della coagulazione ed esplora la via intrinseca (fattore VII) e quella comune (II, V, X) della cascata coagulativa.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.




ELENCO ESAMI - R -

L’esame è utile per la diagnosi e il monitoraggio di alcune patologie quali il morbo di Hodgkin e nella malattia di Wilson. Il rame funge da cofattore di diverse reazioni enzimatiche nell’organismo ed è presente in discrete quantità nel sangue, legato alla ceruloplasmina; in questo caso viene eliminato per via biliare.
La concentrazione sierica del rame aumenta nel morbo di Hodgkin e nella cirrosi biliare, mentre diminuisce nei deficit nutrizionali e nella malattia di Wilson.
Per l’esame è necessario un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per la ricerca e determinazione degli antigeni provocanti lo stato allergico.
Le immunoglobuline della classe E sono coinvolte nelle fasi iniziali delle reazioni allergiche; la presenza di IgE specificamente rivolte verso un determinato antigene permette di identificare la causa scatenante la reazione allergica e quindi di prevenire la stessa, evitando l’esposizione o vaccinando il soggetto in modo selettivo.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per la diagnosi di patologie quali tifo, paratifo, brucellosi. La reazione di Widal è un esame sierologico mediante il quale è possibile ricercare gli anticorpi anti-antigene Somatico O ed anti-antigene flagellare H presenti nel siero di pazienti che sono venuti a contatto con la Salmonella Typhi e/o con le Salmonelle paratyphi A e B.
La reazione di Wright è un esame mediante il quale è possibile ricercare gli anticorpi anti-Brucella presenti nel siero di pazienti entrati in contatto con il batterio Brucella abortus.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE, non è richiesto il digiuno.
Gli anticorpi stimolanti il recettore del TSH fanno parte della classe di immunoglobuline IgG ed hanno il compito di attivare il sistema adenilciclasi di membrana del recettore del TSH con conseguente produzione di ormoni tiroidei. L’alterazione dei loro livelli ematici è correlabile all’insorgenza di numerose patologie.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Il dosaggio della renina è utile nella diagnosi differenziale di iperaldosteronismo primario e secondario insieme con la misura dell’aldosterone. La renina è rilasciata in risposta a stimoli fisiologici quali diminuzione del volume ematico e della pressione arteriosa e perdita di sodio. Il sistema renina-angiotensina-aldosterone gioca un ruolo di primaria importanza nella omeostasi idrica e salina e nella regolazione della pressione arteriosa. Si può osservare un aumento dei livelli di renina in: aldosteronismo secondario, Morbo di Addison, dieta povera di sodio, somministrazione di diuretici, emorragie, insufficienza renale cronica, perdita di sali in seguito a malattie gastroenteriche, tumori renali che sintetizzano renina, ipertensione essenziale, ipopotassiemia, Sindrome di Bartter (alti livelli di renina senza ipertensione), stenosi dell’arteria renale.
Una diminuzione dei livelli di renina si osserva invece in : aldosteronismo primario, ritenzione di Sali in seguito a terapia steroidea e diverse altre condizione.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per monitorare e diagnosticare eventuali anomalie nell’attività emopoietica a carico del midollo.
I reticolociti sono i precursori anucleati dei globuli rossi; nel loro citoplasma permane una piccola quota di RNA ribosomale che, quando colorata, appare all’osservazione microscopica come un reticolo.
Alterazioni nel numero di reticolociti possono essere correlate a situazioni patologiche di varia natura o a condizioni fisiologiche quali gravidanza e terapia post-anemica.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per evidenziare eventuale carenza di vitamina A, principalmente introdotta nell’organismo per via alimentare.
La vitamina A svolge un’azione essenziale sui pigmenti della retina (rodopsina) e sugli epiteli in genere. L’assorbimento può essere ridotto per malassorbimenti primari (celiachia) o secondari (insufficienza epatica, pancreatica).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utilizzato come esame di routine per lo screening alla predisposizione genetica di trombofilia, cioè per identificare gli individui geneticamente predisposi all’insorgenza di trombosi arteriose o venose. I geni principalmente coinvolti nella predisposizione ad eventi trombolitici sono quelli che codificano per alcuni fattori delle coagulazione, quali Fattore V e Fattore II (Protrombina) che intervengono direttamente nel processo di coagulazione del sangue e per l’enzima Metilentetraidrofolatoreduttasi (MTHFR).
In particolare nella ricerca di mutazione genetica per il Fattore V si può evidenziare la presenza della mutazione R506Q o G1691A o Arg506Gln, definita Fattore di Leiden, che comporta una maggiore attività pro-coagulativa del Fattore V con conseguente aumento del rischio di sviluppare una trombosi venosa. Solitamente lo screening è suggerito in coppie con storie di infertilità e poliabortivita e consente di rilevare la mutazione genetica sia in omozigosi che in eterozigosi.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELEVO DI SANGUE. NON E’ RICHIESTO DIGIUNO.
L’esame è utile per identificare infezioni da rotavirus in soggetti che manifestano enteriti.
I Rotavirus sono virus a RNA e sono gli agenti maggiormente responsabili delle gastroenteriti in età pediatrica che si manifestano con sintomi quali diarrea, vomito e dolori addominali.
Per l’esame è necessario esibire un CAMPIONE DI FECI raccolte in maniera spontanea, senza ausilio di lassativi o purganti.




ELENCO ESAMI - S -

L’esame è utile per la diagnostica precoce del carcinoma del colon-retto ed è consigliabile sia in caso di sintomatologia sospetta che in caso di storia familiare con insorgenza di tale neoplasia.
Per l’esame è richiesto un CAMPIONE DI FECI da raccogliere spontaneamente, senza ausilio di purganti e/o lassativi e da prelevare in assenza di ciclo mestruale e di emorragie fecali note.
L’esame è utile per ricercare eventuali infezioni da ossiuri (Enterobius vermicularis),i cosi detti vermi dei bambini. Gli ossiuri si localizzano nell’intestino crasso e le femmine depositano migliaia di uova nella zona perianale causando prurito.
Per l’esame e la ricerca delle uova dei parassiti si effettua il cosiddetto SCOTCH TEST applicando sulla zona perianale una striscia di nastro adesivo trasparente da lasciare in posa per tutta la notte. Il mattino seguente il nastro adesivo deve essere rimosso e fatto aderire ad un vetrino per procedere all’osservazione al microscopio in laboratorio.
L’esame è utile per l’indagine di disfunzioni ormonali. L’ SHBG è una globulina che lega, in circolo, testosterone ed estrogeni.
Un aumento dei suoi livelli può dipendere da ipertiroidismo, gravidanza, contraccettivi orali, farmaci anti-epilettici mentre una sua diminuzione può essere correlata a ipotiroidismo, obesità.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame rappresenta uno degli esami di routine maggiormente eseguiti utili a verificare l’insorgenza di eventuali anemie.
Il ferro è indispensabile per la formazione dell’eme contenuto in emoglobina e mioglobina ed immagazzinato a livello intestinale nella ferritina che ne consente il rilasciato nel sangue e la distribuzione nell’organismo.
Carenze di ferro si traducono in forme anemiche particolarmente diffuse che possono derivare dalla riduzione sia dell’assunzione che dell’assorbimento di questo importante minerale, in presenza di tali situazioni i livelli di ferro sono così bassi da risultare insufficienti per produrre abbastanza emoglobina, utile per il trasporto di ossigeno nei tessuti.
L’anemia può essere causata da diversi fattori: dieta carente di ferro, emorragie, gravidanza, incapacità di assorbire il ferro (tipica conseguenza di celiachia, steatorrea, diarrea cronica ed interventi chirurgici a livello gastrico), mestruazioni abbondanti.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile principalmente per valutare la corretta funzionalità renale.
Il sodio è il principale elettrolita extracellulare e contribuisce al mantenimento del volume di liquido all’interno ed all’esterno della cellula. La concentrazione extracellulare del sodio è mantenuta per mezzo di un sistema di trasporto attivo (la pompa sodio/potassio) che lo trasporta all’esterno della membrana facendo rientrare il potassio.
A livello renale il sodio escreto con le urine riflette la quota introdotta.
Per l’esame è necessario un PRELIEVO DI SANGUE E sottoporsi ad un DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE. In alternativa è possibile dosare il sodio urinario esibendo un CAMPIONE DI URINE RACCOLTO NELLE 24 ORE.
L’esame è utile per la diagnosi di acromegalia, una patologia rara determinata dall’eccessiva produzione da parte dell’ipofisi dell’ormone della crescita (GH, Growth Hormone) che regola la produzione a livello del fegato e dei tessuti periferici di una proteina l’IGF-1 (Insulin-like Growth Factor-1).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame può essere utile nella diagnosi di nanismo ed è solitamente richiesto in condizioni di crescita corporea ritardata nel bambino anche se scompensi di tale ormone possono essere riscontrati anche nell’adulto con sintomatologia differente (riduzione della massa muscolare, fragilità ossea, sensazione di affaticamento).
Il GH (Growth hormone), conosciuto anche come ormone della crescita, somatotropina od ormone somatotropo (STH), è un peptide prodotto dalla ghiandola pituitaria (ipofisi).
Durante l’adolescenza i livelli plasmatici di GH aumentano notevolmente, stimolando la crescita saturale. Un deficit di GH nel bambino compromette la crescita corporea (nanismo ipofisario) e lo sviluppo di genitali e dei tratti somatici.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
La spermiocoltura è l’esame di laboratorio che viene indicato quando si vuole valutare la presenza di eventuali microrganismi patogeni nel liquido seminale e che permette di evidenziare eventuali infiammazioni delle vie uro-seminali. L’esame è indicato generalmente quando si sospetta un’infezione, in presenza di globuli rossi o leucociti nello sperma, quando si ha una dispermia, soprattutto un’alterazione della motilità e della morfologia degli spermatozoi.
L’esame consiste nel seminare il campione di liquido seminale raccolto dal paziente su terreni di coltura a diversa selettività in maniera da evidenziare eventuale crescita di microrganismi patogeni identificabili proprio sulla base della differente selettività di crescita.
L’indagine consente inoltre di identificare sia crescita di colonie batteriche che di miceti e di diagnosticare anche infezioni da Candida. Qualora si riscontri presenza di colonie batteriche si procede con un’ulteriore indagine data dall’ antibiogramma, che consente di selezionare gli antibiotici maggiormente efficienti per debellare l’infezione.
Per eseguire l’esame è necessario effettuare UNA RACCOLTA DI LIQUIDO SEMINALE MEDIANTE EIACULAZIONE OTTENUTA PER MASTURBAZIONE.
Lo spermiogramma è un esame di laboratorio rivolto allo studio del liquido seminale, tutt'oggi considerato uno strumento basilare nella valutazione della fertilità maschile. Durante questo studio vengono analizzati tre parametri fondamentali del liquido seminale: concentrazione (numero), motilità (capacità di movimento) e morfologia (forma) degli spermatozoi. Queste tre caratteristiche influenzano la capacità fecondante degli stessi, cioè l'abilità nel risalire la cervice e l'utero fino al sito della cellula uovo, subire la capacitazione (una serie di trasformazioni che ne aumenta la capacità fecondante), penetrare la corona radiata, sacrificarsi al fine di minare la resistenza della zona pellucida e permettere ad un singolo spermatozoo di aprirsi un varco verso il nucleo, dove unirà il suo patrimonio genetico con quello dell'ovocita.
Dallo studio del liquido seminale possono emergere diverse situazioni quali ad esempio ASTENOZOOSPERMIA (alterazione della motilità degli spermatozoi), OLIGOSPERMIA o AZOOSPERMIA (ridotto numero o completa assenza di spermatozoi nel liquido seminale), TERATOZOOSPERMIA (alterazione della morfologia degli spermatozoi).
Per eseguire l’esame è necessario effettuare UNA RACCOLTA DI LIQUIDO SEMINALE MEDIANTE EIACULAZIONE OTTENUTA PER MASTURBAZIONE E RISPETTANDO UN’ASTINENZA SESSUALE DI ALMENO TRE GIORNI E NON SUPERIORE AI CINQUE GIORNI. E’ inoltre necessario consegnare il campione ottenuto entro mezz’ora dalla raccolta.
L’esame viene eseguito di routine alle 37 settimana circa di gravidanza. Nelle donne gravide si può avere una colonizzazione da Streptococco di gruppo B a livello vaginale o rettale, anche asintomatica, che può essere trasmessa al neonato durante la nascita provocando possibili danni quali sepsi neonatale, meningiti con esordio precoce o tardivo. La ricerca preventiva del batterio consente, prima del parto, di poter procedere ad effettuare una corretta terapia antibiotica. Per l’esame è richiesta l’esecuzione di un TAMPONE VAGINALE E/O RETTALE.
Se non diversamente indicato dal medico si consiglia di sospendere terapia antibiotica nella settimana precedente il prelievo e di evitare l’utilizzo di lavande e ovuli nelle 48 ore precedenti. E’ inoltre consigliabile evitare rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti il prelievo.
L’esame è indicato in caso di sospetto Morbo di Addison, una rara patologia cronica dovuta ad un deficit di ormoni corticosurrenali. Si tratta di una malattia autoimmune evidenziabile clinicamente attraverso la rilevazione di presenza di anticorpi anti-surrene.
La presenza di questi anticorpi si riscontra anche nelle sindromi autoimmuni plurighiandolari (pancreas, tiroide, ovaio).




ELENCO ESAMI - T -

Il tampone faringeo è un esame diagnostico finalizzato alla ricerca di microrganismi responsabili delle infezioni a livello di faringe o tonsille e consiste nel prelievo di cellule superficiali, del muco e delle secrezioni dalla gola, mediante l’utilizzo di un piccolo bastoncino ovattato, simile ad un cotton-fioc. Il tampone faringeo è una procedura diagnostica di facile esecuzione che viene effettuata per individuare l'eventuale presenza di microorganismi patogeni - tipicamente batteri, ma all'occorrenza anche virus e miceti - presenti a livello della gola. Le informazioni che si ottengono dall'interpretazione del tampone faringeo forniscono un'importante supporto alle scelte terapeutiche.
Questo tipo di indagine viene inoltre effettuata per diagnosticare infezioni da Streptococco Beta-emolitico di gruppo A (o Streptococcus pyogenes), un batterio responsabile di faringo-tossiliti e, almeno potenzialmente, anche di gravi complicanze, quali febbri reumatiche e glomerulonefrite.
Per l’esame è necessario SOTTOPORSI AL PRELIEVO DEL CAMPIONE BIOLOGICO IN STRUTTURA O ESIBIRE IL TAMPONE GIA’ EFFETTUATO PRECEDENTEMENTE. E’ consigliabile, salvo differenti indicazioni, essere lontani da terapia antibiotica.
Il tampone vaginale è un esame diagnostico finalizzato alla ricerca di microrganismi responsabili di infezioni della vagina o della cervice uterina. Fortemente utilizzato nella diagnosi di malattie veneree (a trasmissione sessuale) e nella valutazione del trattamento più idoneo a debellare il patogeno identificato. Per l’esecuzione del tampone vaginale classico è richiesto il semplice prelievo di secrezioni vaginale con l’immissione di un bastoncino simile ad un cotton fioc. La ricerca può essere anche effettuata su tampone cervicale, in questo caso è richiesto l’inserimento di uno speculo vaginale per l’accesso alla cervice uterina. L’esame può prevedere, oltre la ricerca di germi e miceti comuni, anche ricerche piu’ approfondite quali Micoplasma, Ureaplasma e Clamidia.
In gravidanza il tampone vaginale viene solitamente richiesto attorno alla trentasettesima settimana per la ricerca di Streptococco Beta emolitico.
Per l’esame è necessario sottoporsi al prelievo evitando di lavarsi, di utilizzare ovuli o lavande vaginali e di avere rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti il prelievo.
Il tampone uretrale è un esame diagnostico finalizzato alla ricerca dei microrganismi responsabili di infezioni alle basse vie urinarie. Il test si avvale di un semplice e sottile bastoncino cotonato, simile ad un cotton-fioc, da inserire attraverso il meato uretrale (orifizio esterno) per circa 1 cm nella donna ed 1-2 cm nell'uomo. Il tampone viene poi rigirato delicatamente per qualche secondo, al fine di raccogliere un certo quantitativo di cellule ed essudato. Il materiale rimasto intriso nel tampone uretrale viene successivamente analizzato in laboratorio, allo scopo di identificare l'agente eziologico e testarne la suscettibilità a determinati farmaci.
Con l'antibiogramma, ad esempio, viene valutato l'effetto di vari antibiotici sulle specie batteriche isolate. La scelta dell'antibiotico più adatto permette quindi l'eradicazione completa del microorganismo, evitando la comparsa della pericolosa resistenza agli antibiotici. Il più comune agente eziologico delle infezioni alle basse vie urinarie è il batterio Neisseria gonorrhoeae (si parla in questi casi di uretrite gonococcica o gonorroica).
Per l’esame è necessario sottoporsi al prelievo evitando di lavarsi e di avere rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti. E’ inoltre consigliabile, salvo diverse indicazioni mediche, evitare di eseguire l’indagine in corso di terapia antibiotica.
L’esame è utile per la diagnosi di eventuali patologie della coagulazione e per il dosaggio di terapie con anticoagulanti. Il tempo di protrombina (P.T.) è il più diffuso test della coagulazione ed esplora la via intrinseca (fattore VII) e quella comune (II, V, X) della cascata coagulativa.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per evidenziare eventuali deficit dei fattori della coagulazione (XII, XI, X, IX, VIII, V, II), per diagnosticare eventuale insufficienza epato-biliare e per monitorare e dosare la terapia con eparina ed anticoagulanti.
II tempo di tromboplastina parziale è il tempo necessario affinché si formi il coagulo di fibrina dopo aggiunta di ioni calcio e di reagente fosfolipidico. Il PTT misura la via intrinseca (fattori XII, XI, IX e VIII) e la via comune (fattori V, II, X) della coagulazione.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per indagare eventuali disturbi (di natura non allergica e non correlati a celiachia) correlati al consumo di particolari alimenti.
Nel siero possono essere presenti immunoglobuline della classe G (IgG-4) che reagiscono con specifici estratti di alimenti e questo è stato correlato ad una serie di sintomi che caratterizzano la cosiddetta intolleranza alimentare (gonfiore addominale, difficoltà di digestione e di perdita di peso, stitichezza, flatulenza etc).
Con il test relativo alle intolleranze alimentari è possibile testare uno spettro più o meno ampio di alimenti per i quali si possono avere predisposizioni di intolleranza.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è indicato nell’uomo per la valutazione della corretta funzionalità ormonale, nella donna può essere eseguito per la diagnosi di diverse disfunzioni ormonali che possono causare irsutismo o sindrome dell’ovaio policistico.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è indicato nell’uomo per la valutazione della corretta funzionalità ormonale, nella donna può essere eseguito per la diagnosi di diverse disfunzioni ormonali che possono causare irsutismo o sindrome dell’ovaio policistico.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame viene eseguito per evidenziare l’esposizione professionale ad acido cianidrico, cianuri, combustioni di materiali contenente azoto che può causare numerose problematiche quali anossia, vertigini e alterazioni del Sistema Nervoso Centrale.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per la diagnosi del carcinoma tiroideo e per il monitoraggio di eventuali recidive. La tireoglobulina è una glicoproteina presente in basse concentrazioni nel siero di soggetti sani, tuttavia la sua concentrazione aumenta notevolmente in caso di carcinoma tiroideo e alcune condizioni benigne quali l’ipertiroidismo e il gozzo endemico.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile, spesso eseguito in associazione con il dosaggio di perossidasi tiroidea (AbTPO), per la diagnosi di tiroiditi autoimmuni (come la tiroidite di Hashimoto) e per il monitoraggio del carcinoma tiroideo differenziato.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame viene effettuato per diagnosticare e monitorare malattie tiroidee autoimmuni (tiroidite di Hashimoto, mixedema idiopatico, malattia di Graves-Basedow). L’esame è indicato nel caso di aumentate dimensioni della tiroide (gozzo) e/o se altri esami della funzionalità tiroidea, quali T3, T4 e TSH, sono indicativi di disfunzione tiroidea. Si associa all’esame della tireoglobulina per il monitoraggio della patologia e si esegue regolarmente in caso di patologia tiroidea autoimmune nota.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE
L’esame è utile per diagnosticare l’esposizione professionale al toluene, un idrocarburo aromatico ampiamente utilizzato come solvente e diluente per vernici, nella formulazione di collanti, nell’industria farmaceutica e in vari processi industriali.
L’esposizione professionale avviene attraverso assorbimento inalatorio e anche per contatto cutaneo, potendo determinare effetti tossici acuti (neurologici) e cronici (neurologici, gastrici e dermatologici). Il toluene viene metabolizzato ad acido ippurico.
Per l’esame è richiesto un PRELIEVO DI SANGUE, non è necessario il digiuno.
L’esame è utile per diagnosticare una sospetta infezione da Toxoplasma gondii, per verificare l’immunità ad inizio gravidanza e per monitorare l’assenza di infezione durante la gravidanza in caso di assenza di immunità iniziale.
Toxoplasma gondii è un protozoo ubiquitario causa di toxoplasmosi. La riproduzione sessuata di T. gondii si verifica solo nell’intestino del gatto, con produzione di oocisti che, una volta emesse con le feci, possono essere accidentalmente ingerite dall’uomo o da altri animali, infettandoli. Nelle cellule dell’ospite infettato, il parassita si moltiplica asessualmente, finché la risposta immunitaria riesce a confinarlo all’interno di cisti tissutali che persistono per anni, specialmente nel cervello e nei muscoli.
L’uomo può pertanto infettarsi anche mangiando carne cruda o poco cotta (generalmente di agnello, maiale o manzo) contenente cisti tissutali.
Per l’esame è richiesto un PRELIEVO DI SANGUE, non è necessario il digiuno.
L’esame è utile per la diagnosi e il monitoraggio del trattamento in pazienti con neoplasie di derivazione epiteliale come il carcinoma del polmone, della mammella, del tratto digerente e della vescica.
Il TPA (Antigene Polipeptidico Tessutale) è una proteina sintetizzata in diversi tipi di tumore (cancro della mammella, ovaio, polmone, tumori dell’apparato digerente, vie urinarie) e rappresenta un indice di proliferazione cellulare il cui aumento è correlato alla velocità di accrescimento tumorale più che alla massa tumorale.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Gli anticorpi stimolanti il recettore del TSH fanno parte della classe di immunoglobuline IgG ed hanno il compito di attivare il sistema adenilciclasi di membrana del recettore del TSH con conseguente produzione di ormoni tiroidei. L’alterazione dei loro livelli ematici è correlabile all’insorgenza di numerose patologie.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Il dosaggio nel sangue dell’aspartato transaminasi (GOT), assieme al quello dell’ Alanina Aminotransferasi (GPT) è largamente impiegato per valutare la funzionalità epatica. Un aumento delle GOT nel siero può essere riscontrato in numerose condizioni come ad esempio epatite acuta (infettiva, tossica), epatite cronica, ittero ostruttivo, metastasi epatiche, infarto miocardico, ipotiroidismo.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Il dosaggio dell’ALT è utile per valutare la funzionalità epatica. L’ ALT viene di solito richiesta come parte di una serie di esami facenti parte del pannello epatico utile nello screening e nella diagnosi di epatopatie e come monitoraggio della terapia in persone con patologie epatiche. L’AST e l’ALT sono considerati i due test più importanti per la determinazione di danno epatico, anche se l’ALT è più specifica per il fegato, rispetto all’AST.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame viene impiegato per la diagnosi di abuso cronico di alcool e trova utilità per il monitoraggio di pazienti in trattamento di disintossicazione.
La transferrina desialata ( CDT) è un marker diagnostico estremamente sensibile e specifico per dimostrare la cronica assunzione di alcool in quanto i suoi Iivelli aumentano sensibilmente in caso di abuso di assunzione alcolica mentre livelli sierici di CDT ritornano generalmente nella norma dopo 2-4 settimane di astinenza completa dall’alcol.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
Gli anticorpi antitransglutaminasi sono immunoglobuline di tipo IgA/IgG e rappresentano, assieme agli anticorpi antiendomisio, il marker sierologico più specifico nella diagnosi della celiachia.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame viene richiesto in caso di sospetta infezione da sifilide e per lo screening in gravidanza o in caso di infertilità.
Il Treponema pallidum è il batterio responsabile di sifilide, un’infezione trasmessa per via sessuale (forma acquisita) o attraverso la placenta di madre luetica (forma congenita).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per identificare una sospetta infezione da Trichomonas vaginalis, responsabile di tricomoniasi, una patologia ampiamente diffusa a trasmissione sessuale.
L’infezione è caratterizzata da perdite schiumose, spesso maleodoranti, accompagnate frequentemente da intenso prurito.
L’esame può essere eseguito su tampone vaginale, cervicale, uretrale e su liquido seminale.
Prima del prelievo o della raccolta del campione è consigliabile evitare cura antibiotica (far trascorrere almeno cinque giorni dall’ultima assunzione di antibiotico), evitare lavande ed ovuli vaginali e rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti.
Il dosaggio dei trigliceridi rappresenta uno degli esami di routine maggiormente eseguiti per il monitoraggio lipidico e per controllare i regimi dietetici. I trigliceridi aumentano dopo il pasto, con lo stress, il fumo e con il consumo di alcool.
Un aumento dei trigliceridi può essere dovuto, in vivo, a terapie con beta-bloccanti, colesteramina, corticosteroidi, ciclosporina, diazepam, diuretici, estrogeni oppure a diete ad alto contenuto di grassi saturi e colesterolo o a consumo di etanolo (liquori). Una diminuzione dei trigliceridi può essere dovuta, in vivo, ad assunzione di acido ascorbico, salicilati, clofibrati, acidi grassi omega-3.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile (spesso in associazione al dosaggio degli ormoni FT4 e TSH) per evidenziare patologie a carico della tiroide ed, in particolare, per la diagnosi di ipertiroidismo.
La tiroide, ghiandola posta nella zona del collo, mediante la produzione di triiodotironina libera (FT3) e tiroxina (FT4) regola i processi metabolici del nostro organismo. La triiodotironina libera è un ormone tiroideo regolato dal TSH, l’ormone tireostimolante prodotto dall’ipofisi.
La forma libera è quella non legata alle proteine plasmatiche. Questo esame consente di valutare i livelli dell’FT3 e di conseguenza la corretta funzionalità tiroidea.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile (spesso in associazione al dosaggio degli ormoni FT3 e TSH) per evidenziare patologie a carico della tiroide ed, in particolare, per la diagnosi di ipertiroidismo.
La tiroide, ghiandola posta nella zona del collo, mediante la produzione di triiodotironina libera (FT3) e tiroxina (FT4) regola i processi metabolici del nostro organismo. La triiodotironina libera è un ormone tiroideo regolato dal TSH, l’ormone tireostimolante prodotto dall’ipofisi.
La forma libera è quella non legata alle proteine plasmatiche. Questo esame consente di valutare i livelli dell’FT4 e di conseguenza la corretta funzionalità tiroidea.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile nella diagnosi e nella determinazione di disfunzioni tiroidee.
Il TSH è un ormone secreto dall’ipofisi anteriore che agisce stimolando la tiroide nei suoi vari aspetti funzionali, dalla iodocaptazione fino alla liberazione degli ormoni tiroidei T3 e T4 in circolo.
La secrezione di TSH è stimolata dal TRH secreto dall’ipotalamo ed inibita dagli ormoni tiroidei circolanti. La determinazione del TSH è senz’altro l’esame più appropriato per uno screening della funzionalità tiroidea.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.




ELENCO ESAMI - U -

L’esame è indicato per la valutazione della funzionalità renale. Un aumento dell’urea nel siero è causato da una diminuita funzionalità renale, a sua volta secondaria a ridotta perfusione sanguigna (insufficienza cardiaca congestizia, disidratazione massiva), a nefropatie acute o croniche, a ostruzioni post-renali o a dieta iperproteica.
Un aumento dell’escrezione urinaria di urea è associato a diete iperproteiche, ipertiroidismo, post-operatorio. La concentrazione sierica di urea può essere fortemente influenzata dal regime alimentare seguito e dalle terapie farmacologiche in corso.
Per l’esame è richiesto un PRELIEVO DI SANGUE ed è necessario essere a digiuno da almeno 8 ore.
L’esame consente di diagnosticare eventuali infezioni da Helicobacter pylori e per monitorare eventuale guarigione in seguito a terapia.
L’Helicobacter pylori è un batterio Gram negativo spiraliforme che colonizza la mucosa gastrica potendo causare gastrite cronica e ulcera gastro-duodenale. È anche considerato un fattore di rischio per lo sviluppo del cancro gastrico e del linfoma gastrico. L’esame viene effettuato tramite RACCOLTA DI ESPIRATO: il paziente viene fatto accomodare ed è invitato a soffiare fortemente attraverso una cannuccia in una provetta sterile per la raccolta.
Dopo una ventina di minuti dall’assunzione di una soluzione contenente urea viene ripetuta la procedura di raccolta di espirato per ottenerne due campioni che verranno analizzati.
Per garantire accuratezza della diagnosi è consigliabile effettuare l’esame in seguito a sospensione da terapie antibiotiche, presentarsi a digiuno e non fumare la mattina dell’esame.
L’esame è utile per evidenziare la presenza di Neisseria gonorrhoeae, di Chlamydia trachomatis, Trichomonas vaginalis e dei Micoplasmi urogenitali.
Per eseguire l’indagine è necessario effettuare un prelievo su secreto uretrale, si consiglia di sospendere la terapia antibiotica in corso (far trascorrere almeno 5 giorni dall’ultima assunzione di antibiotico) e di non urinare nelle tre ore precedenti.
L’esame serve a rilevare livelli elevati di acido urico nel sangue, che potrebbero essere segno della gotta o per monitorare i livelli di acido urico, quando si è sottoposti a trattamenti chemioterapici o radioterapici; per rilevare livelli elevati di acido urico nelle urine per diagnosticare la causa di calcoli renali o per monitorare i pazienti con gotta che sono a rischio di sviluppare calcoli.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per l’identificazione preventiva di tumori uroteliali ed è consigliabile come esame di screening nei soggetti a rischio (sopra i 40 anni, fumatori, lavoratori esposti a vernici e solventi).
In quest’esame si procede ad effettuare una colorazione delle urine per evidenziare la presenza di cellule di sfaldamento dei tumori uroteliali, osservabili microscopicamente dopo colorazione.
Per l’esame è necessario esibire TRE campioni di URINE, raccolti in tre mattine successive.
L’esame è utile per valutare la corretta funzionalità renale e per evidenziare eventuali infezioni alle vie urinarie.
L’esame chimico-fisico e microscopico delle urine è un valido test di screening per alcune importanti patologie dell’apparato urinario.
Riveste particolare importanza la presenza di proteine (che andrà poi approfondita con la misura dell’albumina urinaria), di sangue (che andrà approfondita con l’esame citologico delle urine) e di globuli bianchi (che, specialmente se accoppiata alla presenza di sangue, andrà approfondita con l’urinocoltura).
Per l’esame è richiesta la raccolta del primo campione di urine del mattino.




ELENCO ESAMI - V -

Il tampone vaginale è un esame diagnostico finalizzato alla ricerca di microrganismi responsabili di infezioni della vagina o della cervice uterina. Fortemente utilizzato nella diagnosi di malattie veneree (a trasmissione sessuale) e nella valutazione del trattamento più idoneo a debellare il patogeno identificato. Per l’esecuzione del tampone vaginale classico è richiesto il semplice prelievo di secrezioni vaginale con l’immissione di un bastoncino simile ad un cotton fioc. La ricerca può essere anche effettuata su tampone cervicale, in questo caso è richiesto l’inserimento di uno speculo vaginale per l’accesso alla cervice uterina. L’esame può prevedere, oltre la ricerca di germi e miceti comuni, anche ricerche piu’ approfondite quali Micoplasma, Ureaplasma e Clamidia.
In gravidanza il tampone vaginale viene solitamente richiesto attorno alla trentasettesima settimana per la ricerca di Streptococco Beta emolitico.
Per l’esame è necessario sottoporsi al prelievo evitando di lavarsi, di utilizzare ovuli o lavande vaginali e di avere rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti il prelievo.
L’Acido Valproico (VPA) è un anticonvulsivante efficace nella cura dell’epilessia. Viene impiegato in alcuni disturbi dell’umore (mania, disturbo bipolare) e nella profilassi dell’emicrania. L’esame viene eseguito al fine di monitorare l’andamento terapeutico nel paziente.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE. E’ inoltre opportuno, al fine di rendere i controlli periodici comparabili tra loro, sottoporsi al prelievo ematico sempre alla stessa distanza di ore dall’assunzione del farmaco.
Qualora il medico lo ritenga opportuno, è possibile eseguire il dosaggio anche su un campione di urine raccolte nelle 24 ore.
L’esame è utile per la diagnosi del diabete inspido (non-insulino resistente) che colpisce soprattutto le persone anziane e in cui viene prodotta insulina in quantità non sufficienti oppure l’organismo non è in grado di utilizzare appieno l’insulina prodotta.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’indice di velocità di filtrazione glomerulare consente di stimare la velocità di filtrazione glomerulare attraverso i reni e di evidenziare eventuali cambiamenti nello stato renale. Una diminuzione della GFR si ha in tutte le situazioni di ridotto flusso sanguigno ai reni come shock emorragico, deidratazione, insufficienza cardiaca , glomerulo nefriti, sindromi nefrotiche, pielonefriti, amiloidosi, etc.
Siccome è possibile calcolare il GFR a partire dal valore della creatinina sierica per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
La VES misura la velocità con cui i globuli rossi sedimentano sul fondo di una provetta riempita con sangue reso incoagulabile. La VES si esprime come millimetri di sedimento prodotto in un’ora.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE ed essere a digiuno da almeno 8 ore.
L’esame è utile per diagnosticare l’eventuale contagio o per verificare l’avvenuta immunizzazione. La trasmissione dell’epatite A avviene tramite la via oro-fecale principalmente a causa della contaminazione di cibo (in particolare frutti di mare consumati crudi) o acqua. Il virus dell’epatite A si replica nel fegato, viene escreto con la bile ed eliminato all’esterno con le feci.
Il periodo di incubazione è mediamente di 4 settimane. L’infezione è autolimitante, non cronicizza e può essere asintomatica, specialmente nei bambini. Quando presenti, i sintomi comprendono epatomegalia, ittero, urine scure, astenia, nausea, vomito e dolore addominale.
Per l’esame è necessario sottoporsi ad un PRELIEVO DI SANGUE ED ESSERE A DIGIUNO DA ALMENO 8 ORE.
L’esame è necessario per la diagnosi di infezione e per il monitoraggio della terapia per l’Epatite B.
Il virus dell’epatite B (HBV) si trasmette mediante contatto diretto con il sangue o con altri fluidi corporei principalmente attraverso trasfusioni di sangue, punture di ago, contatto diretto con ferite aperte, rapporti sessuali e passaggio dalla madre al neonato al momento della nascita.
L’infezione da Epatite B causa una sensazione generale di malessere, febbre, gastroenterite e ittero e può determinare epatite itterica, epatite anitterica subclinica, epatite fulminante o epatite cronica persistente; inoltre se l’infezione da HBV diventa cronica può facilmente causare sviluppo del carcinoma epatocellulare.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per la conferma di patologia in caso di sospetta infezione, per la verifica di immunizzazione, per lo screening in gravidanza e pre parto.
Il virus dell’epatite B (HBV) si trasmette mediante contatto diretto con il sangue o con altri fluidi corporei principalmente attraverso trasfusioni di sangue, punture di ago, contatto diretto con ferite aperte, rapporti sessuali e passaggio dalla madre al neonato al momento della nascita.
L’infezione da Epatite B causa una sensazione generale di malessere, febbre, gastroenterite e ittero e può determinare epatite itterica, epatite anitterica subclinica, epatite fulminante o epatite cronica persistente; inoltre se l’infezione da HBV diventa cronica può facilmente causare sviluppo del carcinoma epatocellulare.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per l’inquadramento diagnostico in caso di epatite C. Il virus dell’epatite C (HCV) è l’agente eziologico dell’Epatite virale C.
La presenza degli anticorpi verso l’HCV indica che un soggetto potrebbe essere stato infettato dall’HCV o che potrebbe essere in grado di trasmettere l’infezione da HCV.
L’infezione è spesso asintomatica; tuttavia, la maggioranza (oltre l’80%) dei soggetti esposti all’HCV diventa cronicamente infetta. Nel 20% dei soggetti cronicamente infetti, la malattia evolve in cirrosi, insufficienza epatica e, in alcun casi, carcinoma epatocellulare o colangiocarcinoma.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per confermare la diagnosi di infezione da epatite C, una malattia infettiva, causata dall’Hepatitis C virus (HCV), che colpisce in primo luogo il fegato (epatite).
L’infezione è spesso asintomatica, ma la sua cronicizzazione può condurre alla cicatrizzazione del fegato e, infine, alla cirrosi, che risulta generalmente evidente dopo molti anni.
In alcuni casi, la cirrosi epatica potrà portare a sviluppare insufficienza epatica, cancro del fegato, varici esofagee e gastriche. L’HCV è trasmesso principalmente per contatto diretto con il sangue infetto, spesso dovuto all’uso di droghe per via endovenosa, a presidi medici non sterilizzati e trasfusioni di sangue.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per confermare la diagnosi di coinfezione da virus Delta in soggetti HbsAg positivi.
HDV, denominato anche virus Delta, è un virus a singolo filamento di RNA che usa come involucro (envelope) quello del virus dell’epatite B (HBsAg). È considerato un “virus difettivo” perché deve essere associato a quello dell’epatite B (HBV) per poter causare l’infezione.
La trasmissione e i fattori di rischio sono simili a quelli di HBV: tossicodipendenza (soprattutto per droghe iniettabili), rapporti sessuali con portatori cronici di HbsAg.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per verificare una sospetta infezione e accertare la comparsa di mononucleosi. Il virus di Epstein Barr appartiene alla famiglia degli Herpesviridae, ed è un comune patogeno nell’uomo. L’infezione è trasmessa con la saliva e causa la cosiddetta mononucleosi infettiva, infezione autolimitante caratterizzata da febbre, malessere generalizzato, linfoadenopatie latero-cervicali.
Tipicamente, all’esame emocromocitometrico si osserva un aumento della componente linfocitaria con aspetti monocitoidi (da cui il termine fuorviante di mononucleosi); è spesso presente un’epatite transitoria con modico aumento delle transaminasi.
Per l’esame è richiesto un PRELIEVO DI SANGUE ed è necessario sottoporsi ad un digiuno di almeno 8 ore.
L’esame viene solitamente effettuato per accertare una sospetta infezione e come esame di screening durante la gravidanza e prima del parto.
Le infezioni da virus dell’herpes simplex sono le più frequenti nell’uomo. Si distinguono due sierotipi di HSV: HSV1 e HSV2. Generalmente, HSV 1 è associato alle lesioni delle labbra, del cavo orale e dell’occhio, mentre HSV2 causa infezioni sessualmente trasmesse. I neonati possono essere infettati durante il parto.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per diagnosticare una sospetta infezione e per verificare l’acquisizione di immunità. Il virus del Morbillo appartiene alla famiglia dei Paramyxoviridae. Durante l’infezione acuta, nell’individuo si evidenzia un innalzamento degli anticorpi specifici di classe M (IgM), seguito dall’aumento delle IgG, che permangono tutta la vita.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è richiesto per verificare l’acquisizione dello stato di immunità acquisita e per conferma della diagnosi di infezione in presenza di sintomatologia.
Il virus della Parotite appartiene alla famiglia dei Paramyxoviridae e provoca infezioni acute nei bambini tra i 5 ed i 9 anni di età e nei giovani adulti.
L’infezione da virus della Parotite può evolvere in espressa sintomatologia clinica (mialgia, cefalea, febbre moderata e malessere generalizzato)e manifestarsi clinicamente con un rigonfiamento della ghiandola parotidea. Il virone viene escreto per via renale o attraverso il latte materno. Durante l’infezione acuta nell’individuo si evidenzia la comparsa degli anticorpi specifici IgM, seguita da un aumento di IgG, che poi permangono tutta la vita.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per accertare una sospetta infezione, per verificare l’immunità acquisita con la vaccinazione, come screening all’inizio della gravidanza e per il monitoraggio dell’infezione durante la gravidanza.
La rosolia è una malattia infantile esantematica solitamente non particolarmente problematica ma che se contratta durante la gravidanza (in particolar modo nel corso del primo trimestre) può dar luogo a gravi malformazioni fetali, motivo per il quale è fortemente consigliata la vaccinazione. Durante l’infezione acuta nell’individuo si evidenzia un innalzamento degli anticorpi specifici di classe M (IgM), seguito dall’aumento delle IgG, che permangono tutta la vita.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per la diagnosi in caso di sospetta infezione e per la verifica dell’acquisizione dell’immunità.
Il virus della Varicella Zoster (VZV) è la causa di una delle più frequenti malattie esantematiche, la varicella, un’infezione virale che si manifesta con le tipiche eruzioni cutanee sottoforma di macchie caratteristiche.
Durante l’infezione acuta, nell’individuo si evidenzia un innalzamento degli anticorpi specifici di classe M (IgM), seguito dall’aumento delle IgG, che permangono tutta la vita.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per evidenziare carenze di Vitamina A, una vitamina liposolubile abbondante soprattutto nel fegato del pesce mentre nella frutta e nella verdura sono abbondanti i carotenoidi, precursori della Vitamina A. La vitamina A svolge un’azione essenziale sui pigmenti della retina (rodopsina) e sugli epiteli in genere. L’assorbimento può essere ridotto per malassorbimenti primari (celiachia) o secondari (insufficienza epatica, pancreatica).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per il monitoraggio terapeutico dell’assorbimento da vitamina B12, che viene introdotta nell’organismo con l’alimentazione ma che viene assorbita solo in seguito al legame con una glicoproteina carente in situazioni patologiche.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per determinare la concentrazione sierica di Vitamina D 25,una vitamina liposolubile la cui carenza può essere associata a rachitismo infantile, gravidanza, menopausa, malassorbimento e insufficienza epatica.
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile per determinare la concentrazione sierica di Vitamina E, una vitamina liposolubile normalmente introdotta per via alimentare, le cui basse concentrazioni possono dipendere da carenze nutrizionali o da malassorbimento (celiachia, fibrosi cistica, pancreopatie, enterite regionale etc).
Per l’esame è necessario eseguire un PRELIEVO DI SANGUE e sottoporsi ad UN DIGIUNO DI ALMENO 8 ORE.
L’esame è utile come indicatore diagnostico di diverse patologie quali feocromocitoma, neuroblastoma, ganglioneuroma, tumore carcinoide. L’Acido Vanilmandelico è il principale metabolita urinario delle catecolamine rilasciate dalle ghiandole surrenaliche in condizioni di stress. Gli effetti tipici delle catecolamine sono tachicardia, aumento della pressione del sangue, dei livelli di glucosio nel sangue e una reazione generale del sistema nervoso simpatico.
Per l’esame è richiesto un CAMPIONE DI URINE RACCOLTE NELLE 24 ORE.




ELENCO ESAMI - Z -

L’esame è utile per valutare la protratta esposizione allo zinco, un metallo normalmente presente in tracce nell’organismo dove è coinvolto in numerose attività e la cui aumentata concentrazione, in seguito a prolungata esposizione, può causare irritazione cutanea, delle vie respiratorie e dell’apparato gastroenterico.
Per l’esame è richiesto un PRELIEVO DI SANGUE. NON E’ NECESSARIO IL DIGIUNO.
L’esame è utile per evidenziare una carenza di ferro nei bambini e per monitorare l’esposizione prolungata al piombo negli adulti.
Per l’esame è richiesto un PRELIEVO DI SANGUE. NON E’ NECESSARIO IL DIGIUNO.